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Venerdì, 19 Aprile 2024
La vertenza

Alessandro Siani porta il dramma degli operai della Whirlpool a cinema

Presentato al festival il suo lavoro sulla lotta delle tute blu licenziate

"Io sono figlio di operaio. Mio padre mi ha dato la possibilità di studiare, quello che ho visto negli occhi di questi operai è la grandissima dignità e la speranza, e se ci tolgono la speranza è finita". Sono le parole con el quali l'attore napoletano Alessandro Siani ha presentato oggi il documentario 'Via Argine 310' alla Festa del Cinema di Roma diretto dal regista Gianfranco Pannone. Il film segue, nel corso di dodici mesi, la vicenda degli ex lavoratori Whirlpool di Napoli – Ponticelli, conclusasi pochi mesi fa con il licenziamento di 316 operai dopo la chiusura del sito.

Tre anni prima quegli stessi operai avevano dato vita al presidio 'Whirlpool – Napoli non molla' , che è tuttora in piedi e resiste. Speranze, paure, desideri e tanta rabbia si distribuiscono lungo il film grazie alle testimonianze di alcuni degli operai mobilitati da ben tre anni. A raccontare le ansie, le preoccupazioni e l’incertezza lavorativa alcuni brani tratti dal romanzo 'La dismissione' di Ermano Rea, letti da Alessandro Siani che era appena un ragazzo, quando suo padre, operaio specializzato all’Alfasud di Pomigliano, subì la cassa integrazione.

"E' stata un'esperienza molto bella sul piano umano -racconta il regista Pannone- Aver ridato voce agli operai. Sono anni che non si fanno film sugli operai, c'è proprio un oblio. Forse non fa più comodo gli operai ad una sinistra in crisi? Questo è quello di cui sono più orgoglioso, aver riportato in luce la figura dell'operaio".

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