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La verità su La Dolce Vita: tutto ciò che volevate sapere sul capolavoro di Federico Fellini

Arriva in sala il docufilm che racconta i retroscena e la genesi de La Dolce Vita prodotto da Giuseppe Amato. A dirigerlo Giuseppe Pedersoli figlio di Bud Spencer e nipote di Amato

Sguardo identico a quello di papà Carlo Pedersoli alias Bud Spencer e stessa passione per il cinema che arriva anche da parte del produttore Giuseppe Amato, il nonno materno del regista e sceneggiatore Giuseppe Pedersoli che nel docufilm La verità su La Dolce Vita, testimonia cosa significa essere intrepidi nel fare cinema, raccontando la storia della realizzazione de La Dolce Vita, uno dei capolavori più noti di Federico Fellini, prodotto dal nonno Giuseppe Amato.

Dopo essere stato presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ‘La Verità su La Dolce Vita’ inizia il suo viaggio in sala con una serie di proiezioni evento che iniziano proprio da Napoli, città di origine di Amato produttore di numerosi film entrati nella storia come Umberto D. di De Sica, Francesco giullare di Dio di Roberto Rossellini, Un maledetto imbroglio di Pietro Germi e Don Camillo. Senza la sua testardaggine e quella capacità di osare, tipica dei produttori dell’epoca, probabilmente Fellini non avrebbe mai realizzato un film come La Dolce Vita, che in un primo momento sarebbe dovuta essere una produzione di Dino De Laurentiis ma che, tra la voglia di imporre come protagonista Paul Newman e il suo rimandare la realizzazione, finisce per cedere i diritti della pellicola ad Amato che fin dall’inizio intuisce il successo di un film che avrebbe plasmato e aperto un modo diverso di girare film e di percepire il cinema.

Odissee produttive, liti furibonde tra Fellini e i produttori (in un primo momento anche Angelo Rizzoli avrebbe dovuto produrlo), debiti contratti da Amato per terminare le riprese ,‘La Verità su La Dolce Vita’ si basa su documenti inediti, tra cui la corrispondenza tra Fellini, Giuseppe Amato e Angelo Rizzoli, è una ricostruzione dettagliata realizzata con attori professionisti come Luigi Petrucci che interpreta Giuseppe Amato, sequenze originali del film, importanti testimonianze d’archivio e odierne dei protagonisti della vicenda (in primis Fellini, Mastroianni, Amato, Dino De Laurentiis, e tanti altri).

“Un anno di ricerche di materiali di repertorio, approfondimenti su documenti di archivio e l’organizzazione e ricostruzione di un’ampia e copiosa corrispondenza originale e inedita intrattenuta tra il 1958 e il 1960 tra Angelo Rizzoli, Federico Fellini e mio nonno, Giuseppe Amato, costituiscono la base di partenza del film. Il titolo ‘La verità su La dolce vita’, lungi dall’essere un atto di presunzione degli autori, deriva letteralmente da un soggetto depositato nel 1961 da nonno Giuseppe, nel quale evidentemente riteneva di dover raccontare in un nuovo progetto, le vicende che avevano portato alla realizzazione de La dolce vita”, racconta Pedersoli che non ha rinunciato a inserire brevi testimonianze del padre Carlo/Bud, il quale in quegli anni lavorava nelle produzioni di Amato ma non come attore.

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