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Cultura

Festival “Campania, Regione Interculturale”, l'11 settembre a Grumo Nevano

L'11 settembre si terrà il primo festival “Campania, Regione Interculturale” alla villa comunale di Grumo Nevano. L’evento prevede attività di animazione e laboratoriali di carattere interculturale ) e concerti di gruppi italiani e stranieri fino a mezzanotte

L'11 settembre si terrà il primo festivalCampania, Regione Interculturale”. La manifestazione organizzata da
Centro Astalli Sud e Cantiere Giovani, in rete col Comune di Grumo Nevano e numerose realtà associative del territorio, si svolgerà presso la villa comunale di Grumo Nevano.

L’evento, finanziato dalla Regione Campania, prevede attività di animazione e laboratoriali di carattere interculturale (giochi, mostre, degustazione di piatti tipici…) in fascia pomeridiana (16.00-20.00) e concerti di gruppi italiani e stranieri fino a mezzanotte (musica dell’est Europa, percussioni marocchine e africane, musica popolare campana).

Il festival ha come obiettivo la promozione del dialogo interculturale e della cittadinanza attiva e sarà un’occasione di forte promozione e sensibilizzazione, con un ampio coinvolgimento degli altri attori regionali del mondo sociale, culturale e dell’impegno civile, nonché dei cittadini stessi.

L’intervento acquisisce in primo luogo una forte valenza sociale, perché dalla sua organizzazione veicola e favorisce lo scambio e il confronto tra italiani e migranti, attraverso la metodologia del fare-insieme, che consente l’avvio di autentiche dinamiche di costruzione di un’identità plurale e interculturale delle comunità regionali.

Un importante valore aggiunto all’organizzazione dell’evento è la presenza di 20 volontari provenienti da Giappone, Francia, Germania, Armenia, Turchia, Ucraina, Svezia e Marocco. Grazie al partenariato con la ONG CCIVS - Co-ordinating Commettee for International Voluntary Service (www.unesco.org/ccivs) il Centro Astalli Sud ha avuto la possibilità di ospitare e di coinvolgere questi giovani in attività ricreative con i minori del territorio e nell’organizzazione dell’evento. La scelta di coinvolgere volontari stranieri significa l’apertura al confronto con giovani di altri Paesi, che privi della dimensione spesso difficile legata alla migrazione per lavoro consente un contatto con altre culture in chiave diversa, educando al dialogo in una prospettiva più complessa.
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