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Forse resti di embrione di dinosauro rinvenuti nel napoletano

In due uova di dinosauro, forse del periodo creataceo, rinvenute dai carabinieri, potrebbero trovarsi resti scheletrici di embrione di 120 milioni di anni fa del grande rettile estinto. I fossili sono sottoposti ad analisi scientifiche

La notizia è di quelle che lasciano con la bocca aperta e rimandano la mente ai libri di storia per raccapezzarsi un po'.

Prima di tutto il fatto. Nel 2006 due uova di dinosauro furono sequestrate a un privato nella penisola sorrentina, dal Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale. Ora, sono state riconsegnate alla Soprintedenza archeologica di Napoli e Pompei che le conserva nei magazzini del Museo di Villa Fondi.

Quindi, la scoperta, o meglio, l'ipotesi: nelle due uova potrebbero esserci resti scheletrici di embrione di 120 milioni di anni fa.

I due reperti non furono immediatamente identificate e quindi sottoposte a perizia dalla direttrice del Museo Villa Fondi, Tommasina Budetta che prese subito in considerazione l'ipotesi che si trattasse di un reperto fossile e chiese quindi ulteriori indagini agli esperti del Museo antropologico dell'Università Federico II di Napoli.

"Sarebbe interessante costruire intorno a questo eccezionale reperto una mostra tematica che dovrà coinvolgere istituti di ricerca e università, ma che sicuramente darebbe un notevole contributo per il rilancio e la valorizzazione del Museo Archeologico territoriale della penisola sorrentina", dichiara l'archeologa Budetta.

Confermata l'ipotesi dell'archeologa, le uova saranno sottoposte a ulteriori analisi scientifiche, così come sarà analizzato il terreno che le ingloba per individuarne la precisa provenienza territoriale. Di 16 centimetri di diametro, le uova risalgono probabilmente al periodo cretaceo (120-65 milioni di anni fa) e potrebbero essere state deposte da un dinosauro del gruppo degli ornitischi.
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