Sapete perché si dice “'E vruoccole so buone dinte ‘o lietto”?
L’espressione napoletana ha un significato metaforico, e si riferisce alle moine e ai vezzi che gli sposi sono soliti scambiarsi nel letto
Perchè si dice “'E vruoccole so buone dinte ‘o lietto”? A spiegarcelo è il libro “Come se penza a NNapule. 2500 modi di dire napoletani", commentati da Raffaele Bracale e a cura di Amedeo Colella.
Letteralmente significa “I broccoli, le moine e i vezzi sono buoni nel letto”. Proverbio nato in ambito contadino al tempo remoto allorché il popolino napoletano era costretto a mangiare per atavica inopia quotidianamente verdura al punto che i napoletani erano detti “mangiafoglie” e solo ai tempi più recenti “mangiamaccheroni”. Il fatto di consumare quasi esclusivamente verdura venne a noia e fece affermare che ‘e vruoccole (i broccoli) erano buoni a letto; ma chiaramente si trattava di un giuoco di parole essendo i broccoli del proverbio non la nota verdura, ma piuttosto le moine e i vezzi che gli sposi sono usi a scambiarsi: le moine semanticamente sono per traslato appaiate ai broccoli perché, come questi ultimi, sono fatte di tenerezza.