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Cultura

"È stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino candidato per l'Italia agli Oscar

Il film autobiografico del regista napoletano ripercorre l'adolescenza del regista segnata dalla tragica morte di entrambi i genitori in un incidente domestico

"E' stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino è il film che rappresenterà l'Italia nella selezione per il miglior film internazionale agli Oscar. La decisione arriva dalla commissione di selezione, istituita presso l'Anica su richiesta dell'Academy. Il film autobiografico del regista napoletano ha battuto la concorrenza di 18 pellicole cinematografiche. L'annuncio ufficiale di tutte le nomination sarà l'8 febbraio 2022 e la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 27 marzo.

“Quello di oggi è solo il primo passo e il bello di questa gara è che l’unica competizione al mondo in cui arrivare già tra i primi cinque è una vittoria. Sono felice che il film sia stato selezionato. Ringrazio di cuore la commissione dell’Anica, che ha scelto il mio tra tanti bei film. Ringrazio The Apartment, Fremantle e Netflix per avermi sostenuto. Io, la troupe e gli attori festeggiamo con un tuffo a mare. Grazie. W il cinema italiano”, il commento di Sorrentino.

Leone d'Argento a Venezia

"E' stata la mano di Dio", presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, ha consentito al regista napoletano di conquistare l'ambito Leone d'Argento. Sul palco Sorrentino si è commosso, ringraziando Maradona e Capuano.

Il film ha fatto rumore, con quella storia della sua prima giovinezza Segnata dalla morte dei suoi genitori, e che, forse, se non ci fosse stata la voglia di vedere allo stadio una partita di Maradona sarebbe stato fatale anche per lui, infatti, Sorrentino arriva a percepire Maradona, un uomo già ammantato di divinità sul campo di calcio, come una forza che ha protetto la sua vita. Quando ha 16 anni, entrambi i suoi genitori muoiono all'improvviso e in modo del tutto inaspettato per avvelenamento da monossido di carbonio a causa di una fuga di gas nella casa di villeggiatura della famiglia.

Raccontare questo enorme dolore in un film, inizialmente, non era nei suoi piani: "E’ stata la mano di Dio" è stato scritto per i suoi figli per spiegare i suoi pregi e difetti e oggi lo portano a vincere il gran premio della giuria, il secondo premio più importante della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica . “Ho pensato che avrebbe potuto offrire loro la possibilità di capire non tanto il mio carattere quanto i miei difetti”, ha spiegato il regista.

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