rotate-mobile
Cultura

Dove l’erba trema vite invisibili nelle campagne d’italia

Il progetto editoriale di EMERGENCY in uscita con il primo capitolo il 13 dicembre. Con le illustrazioni di Gianluca Costantini, Simona Binni, SIO e Mattia Surroz.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

‘Dove l’erba trema. Vite invisibili nelle campagne d’Italia’ è un progetto editoriale di EMERGENCY, realizzato con il supporto di Stefano Piccoli, giornalista e autore di fumetti, e le illustrazioni di quattro fumettisti: Gianluca Costantini, Simona Binni, Mattia Surroz e Sio. Un racconto diviso in tre capitoli, ambientati in tre territori diversi, diventati simbolo dello sfruttamento dei braccianti, i più vulnerabili di tutta la filiera agroalimentare: Castel Volturno (Campania), l’area della Capitanata (Puglia) e la Piana di Gioia Tauro (Calabria). Il racconto narra di una realtà che sfrutta, calpesta diritti e si arricchisce delle fatiche dei braccianti agricoli; degli sfruttati, che il lavoro priva di dignità e rende ‘nuovi schiavi’. E, infine, di chi difende i diritti fondamentali di queste persone. La morte di 16 lavoratori agricoli, avvenuta lo scorso agosto in un incidente stradale in provincia di Foggia, ha riportato per l’ennesima volta una fugace attenzione sulla condizione di sfruttamento dei lavoratori stranieri e non impiegati nella raccolta di frutta e ortaggi nelle campagne del nostro Paese. Storie che finiscono nelle cronache locali e poi vengono dimenticate in fretta, tornando ad essere invisibili. Come ‘invisibili’ sono, in Italia, le circa 430.000 vittime di sfruttamento lavorativo, in molti casi di caporalato. Di queste, circa 130.000 vivono in condizioni paraschiavistiche perché fortemente vulnerabili. Allo stesso modo, la recente tragedia che ha causato la morte di Souaro Jaiteh, come di Becky Moses lo scorso anno, morti tra le fiamme di spaventosi incendi che hanno devastato la baraccopoli di San Ferdinando, e quella di Soumayla Sacko, ucciso da una fucilata alla tempia mentre cercava delle lamiere per le baracche, hanno evidenziato le tragiche condizioni di vita di chi abita in veri e propri ghetti, non più blindati da minacciosi recinti, ma ugualmente senza uscita. A dispetto dei materiali volatili di cui sono fatti, i nuovi ghetti sono chiusi da confini invalicabili creati dalla spietata barriera dell’esclusione e della negazione della dignità. ‘Dove l’erba trema’ ha anche l’obiettivo di dar voce a chi vive nascosto nell’invisibilità, a testimonianza del fatto che vivere in un ghetto può essere fatale. Chi lo abita non ha casa né diritti, neanche quelli più elementari, come il diritto alle cure mediche, riconosciuto come inalienabile, ma nella pratica spesso disatteso. I protagonisti di questo racconto sono le persone che incontriamo nelle strutture di EMERGENCY, dove le vicende di migranti appena arrivati si incrociano con quelle di italiani e stranieri perfettamente regolari, ma “fuoriusciti” dal sistema sanitario dopo aver perso lavoro, casa e diritti. Qualunque sia la loro lingua, qualunque sia il viaggio che li ha condotti da noi, sono prima di tutto persone, esseri umani spinti al margine della società da un destino di povertà e diritti negati. Il primo capitolo - ‘Sul Margine di Primavera. Racconti da Castel Volturno’, con le illustrazioni di Gianluca Costantini - sarà disponibile, a partire dal 13 dicembre su dovelerbatrema.emergency.it

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dove l’erba trema vite invisibili nelle campagne d’italia

NapoliToday è in caricamento