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Come l'aria con il tufo, il film documentario che racconta una Napoli "diversa"

Il tufo è la pietra intorno a cui si è costruita Napoli e in particolare la sua area originaria rappresentata dai quartieri del centro storico. E' un materiale solido che si porta addosso le tracce di un passato secolare ma, al tempo stesso, friabile e destinato al logoramento. In un certo senso chi vive nel tufo ne presenta caratteristiche similari: rigidità e luminosità, porosità e fragilità.

L'aria consente di far respirare il tufo ma da sola non basta a ricostruirlo quando si spacca, se non vi è cura e manutenzione costante. Allo stesso modo le realtà che portano avanti progetti sociali fanno circolare aria nuova in territori apparentemente statici ma alimentano anche il disimpegno dello stato negli interventi strutturali di contrasto alla vulnerabilità.

Aria con il Tufo

E' un film documentario di Gianluca Loffredo, promosso da Traparentesi Onlus e Colibrì Film con il contributo della Fondazione Haiku di Lugano, che racconterà una quotidianità diversa da quella che siamo abituati ad immaginare quando si parla della città di Napoli.

La suggestione iniziale è quella di una ricorrenza, i primi dieci anni di lavoro sociale di Traparentesi a Napoli e in particolare in uno dei suoi quartieri storici: Stella. L'idea di raccontare la storia di un luogo, in questo caso il Centro educativo che l'associazione gestisce sul territorio, si mescola e si trasforma entrando in contatto con uno spazio di narrazione più ampio fatto di luoghi (il vicolo, il quartiere, la città) e di relazioni (tra gli operatori sociali, i destinatari delle attività e la "comunità" nel suo complesso). Il film rifiuta in maniera consapevole rappresentazioni semplicistiche o folkloristiche della città e delle sue criticità sociali. Proverà quindi a farsi delle domande piuttosto che offrire delle risposte, raccontando luoghi, storie e legami significativi sullo sfondo di una città mediatizzata, in cui la percezione stereotipata della realtà appare predominante sulla realtà stessa.

Contributo

Il contributo raccolto servirà a coprire i costi di scrittura, riprese e montaggio del film. La volontà dei produttori è di mantenere una qualità artistica elevata, a tal fine tutti i soldi in più che si raccoglieranno oltre la cifra dei 10.000 euro saranno investiti per la post produzione e la distribuzione del film, che sarà diffuso entro la fine del 2019.

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