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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura Chiaia / Piazza Vittoria

La Colonna spezzata, ecco la sua (movimentata) storia

È da oltre un secolo a Piazza Vittoria il monumento ai caduti in mare che potrebbe risalire al I secolo

Ha una storia piuttosto movimentata, ma non sorprende visto che la "colonna spezzata", oggi collocata in piazza Vittoria vicino al mare, potrebbe avere oltre 2000 anni, risalendo probabilmente al I secolo d.C. La colonna in marmo cipollino - una varietà particolare utilizzata dai Romani ed estratta su un'isola greca - potrebbe infatti essere uno degli elementi costitutivi del teatro di Nerone (anche se questa ricostruzione, ad oggi, non è sostenuta da prove). Da più di cento anni, ad ogni modo, è il monumento con cui la città di Napoli ha reso omaggio ai propri "Caduti del mare".

La sua storia conosciuta inizia nel 1600, quando una parte della colonna fu ritrovata durante i lavori di scavo per realizzare un campanile del Duomo: pare che dovesse essere utilizzata per realizzare un obelisco dedicato a San Gennaro. A completarla, comunque, ci pensò Cosimo Fanzago. Quando fu dichiarata finita l'epidemia di peste nel 1656, i padri Teatini - ai quali era stata donata dal viceré Pietro Antonio d’Aragona - tentarono di utilizzarla come base per un obelisco da dedicare a santo Gaetano da Thiene, proprio negli anni in cui i Domenicani, sempre come ex voto per la fine della pestilenza, stavano per erigere l'obelisco di San Domenico nell'omonima piazza. 

Per la colonna fu l'inizio di una lunga serie di spostamenti: prima accanto alla porta laterale della chiesa di San Paolo Maggiore, poi nel Museo Archeologico Nazionale. La sua storia si unisce a quella altrettanto movimentata del basamento che oggi la sostiene in piazza Vittoria: costruito inizialmente per ospitare un busto dell'Ammiraglio napoletano Francesco Caracciolo (oggi sepolto nella Chiesa della Madonna della Catena, in via Santa Lucia), si pensò poi di destinarlo a base di un monumento ai caduti nella battaglia di Lissa, avvenuta nel 1866. Di fatto, nel lato ovest di piazza Vittoria rimase per lungo tempo soltanto il parallelepipedo di marmo.  

Fu nel 1914 che la colonna riemerse dai depositi del Museo nazionale per essere collocata davanti al mare, dando nuovo significato anche al basamento che per decenni era rimasto 'orfano'. Più volte vandalizzata, ha subito un corposo intervento di pulizia e messa in sicurezza - finanziato da un imprenditore napoletano - ed è tornata "alla luce" nel settembre 2015. Testimonial della nuova inaugurazione, Belen, il cui cartellone pubblicitario aveva ricoperto la colonna durante l'intervento di restauro. 

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