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Cultura

Carolina apre a Napoli il tour di Un Natale Favoloso: "Adoro i bambini, li metto al primo posto"

L’attrice e conduttrice conquista i bambini con La posta di Yoyo e con i video insieme a Topo Tip che sono trend topic sui social, rilancia e porta i suoi piccoli fan il 18 dicembre al Palapartenope promettendo che sarà uno spettacolo che li terrà incollati sulla poltrona

E’ gioiosa e coinvolgente come si vede su RAI Yoyo Carolina Benvenga, l’eroina dei bambini. Chiunque abbia figlioletti, nipotini o figliocci la conosce bene, i video e gli speciali con Topo Tip sono virali tra i social e Youtube. Soprattutto negli anni della pandemia è entrata in punta di piedi con tutta la sua delicatezza per dare allegria ai piccini con i suoi speciali e trasmissioni come Diario di Casa in onda sui Rai1 e Rai2 proprio nel clou del Covid.

Con le sue canzoni in cui crea dei veri videoclip musicali con tante di coreografie divertenti ideate appositamente per aggregare genitori e figli, i libri per l’infanzia con cui lancia messaggi dai forti contenuti educativi su argomenti come il green, Carolina è diventata un punto di riferimento rassicurante dove lei stessa non si annoia e si mette in gioco per sperimentare. Per avere un contatto ancora più diretto con i bimbi e le loro famiglie arriva in teatro con il tour di Natale Favoloso che sarà al Palapartenope di Napoli il 18 dicembre, aprendo il sipario sull’avventura più magica del periodo natalizio, per vivere con Carolina Un Natale Favoloso in tutta Italia, nel calore avvolgente tra le mura dei teatri.

Sorprendere i suoi piccoli fan in teatro può rafforzare il suo status da beniamina a tutto tondo dei più piccoli, contribuendo a renderla un personaggio di culto come ce ne sono stati tanti nella storia della tv, alcuni poi hanno anche abbracciato più generazioni diventando icone di un altro tipo di televisione come Paolo Bonolis, Fabrizio Frizzi, Fabio Fazio e Carlo Conti. Tutti loro vengono dalla sana palestra della tv per bambini, personaggi che lei vede come idoli da ammirare e ai quali guardare come ispirazione per consolidare la sua carriera all’insegna poliedricità.

Quando la raggiungiamo per intervistarla, Carolina Benvenga è a fine giornata dove incastra le prove teatrali di Un Natale Favoloso e le registrazioni di La Posta di Yoyo, uno dei programmi più seguiti di Rai Yoyo che Carolina conduce da anni dov’è inondata dalle letterine dei bambini che le scrivono raccontandole di loro e confidandole cose personali.

Intervista a Carolina Benvenga

Benvenga, possiamo dire che sei la beniamina 2.0 dei piccoli. Sai che appena ho detto alle mie nipotine che ti avrei intervistato sono andate in visibilio.

“(Ride) Ne sono davvero contenta. Però, sì possiamo dire che sono 2.0”.

Essere così amata dai bambini quanto è galvanizzante?

“Francamente molto di più che essere l'idolo degli adulti. Sai, con i bambini è molto più difficile perché sono molto più taglienti e, sicuramente, sono dei giudici imparziali, istintivi. Diciamo che entrare nelle loro grazie è sicuramente molto più complicato. È molto gratificante perché, appunto, i bambini sono un pubblico così esigente e, anche se involontariamente, sono contenta di entrare nei loro cuori semplicemente essendo quella che sono”.

I bambini si avvicinano sempre alle persone che gli danno calore e che riescono a comunicare con loro...

“A me è sempre venuto naturale. Li conquisto senza forzature. Fin da piccola mi sono occupata dei miei cuginetti e dei miei fratelli che sono più piccoli di me facendo loro da mammina. Sono stata la babysitter di casa. Adoro i bambini, li metto al primo posto e sapermi relazionare a loro è qualcosa che ho nell’indole.”

Nei mesi più pesanti della Pandemia hai dato un grande contributo con i tuoi video ma anche con  Diario di casa in onda su Rai 1 e Rai 2. Penso che lì ci sia stata ancora di più un’affezione e un senso di familiarità entrando nelle case con simpatia e gentilezza con la volontà di seminare una sensibilità su determinati temi.

“La pandemia è stato un momento molto particolare perché i bimbi piccolini hanno approcciato alle loro prime volte in un momento e in un contesto storico totalmente differente da quello a cui, in generale, siamo sempre stati abituati. I bimbi di questa generazione partivano con un piccolo bug per quanto riguarda la socializzazione. Noi abbiamo cercato di compensare per quanto abbiamo potuto, cercando di ideare delle situazioni che generassero delle esperienze positive nonostante la chiusura in casa e il non interagire più di tanto con altri bimbi. Quindi con Diario di casa abbiamo cercato di farli sentire parte integrante di quello che stava accadendo e stesso tempo di spiegargli con il loro linguaggio anzi con un linguaggio adatto a loro tutto quello che effettivamente accadeva. Alla fine io sono sempre dell'idea che ai bambini si possa, più o meno, dire tutto, bisogna solo sapere come farlo in modo giusto e corretto infatti ci siamo avvalsi a dei professionisti e dei medici. Per quanto riguarda invece i miei video abbiamo intensificato perché, ovviamente, dovevamo cercare di allietarli in qualche modo, idem per le famiglie. I miei video sono dei momenti di condivisione che loro possono passare all'interno del loro nucleo familiare. Così come con La posta di Yoyo abbiamo cercato di coprire un po' tutta la loro giornata nel modo più costruttivo ed educativo possibile.”

TUTTE LE INFO SUL TOUR DI CAROLINA A NAPOLI

Il tuo ultimo video accanto a Topo Tip, MUMMIA MAMBO, è sul tuo canale YouTube per festeggiare Halloween e già ha fatto numeri incredibili. Alcuni sono anche trend topic.

“Sono molto contenta che siamo ai vertici dl trend di YouTube e non è neanche arrivato Halloween. Quando faccio le canzoni non penso mai che devo fare la hit, io penso sempre che ogni canzone deve essere unica. Non riesco a fare le canzoni così semplici per bambini. Le faccio quasi tutte con alcuni amici e il mio compagno che sono dei produttori e musicisti di canzoni pop. Loro scrivono per Marco Mengoni, per Elettra Lamborghini, Alessandra, Amoroso e per persone che cantano nel mondo pop. Diciamo che cerchiamo di fare delle canzoni che sono assolutamente cantabili dagli adulti con quella nota kids e quindi anche quel visual che le rende assolutamente adatte anche ai bambini ovviamente anche a livello testuale. Poi, sai a livello testuale, cerco sempre di fare delle cose simpatiche ma non stupide. Odio trattare i bambini come stupidi. I bambini non sono stupidi, sono solo dei bambini che ovviamente devono crescere, devono apprendere, devono imparare e questa cosa la fanno grazie a noi. Perché noi educhiamo costruttivamente per incuriosirli. Divertirli insegnando qualcosa. Tutto questo ovviamente cerco di farlo in modo che sia anche appetibile per il genitore o comunque per l'adulto”.

Sulle tue pagine social ho letto anche alcuni commenti di madri che hanno scritto che non sono riuscite ad aspettare che i loro figli rientrassero da scuola per per vedere il videoclip…

“Parliamoci chiaro, gli adulti guardano questi video tanto quanto i bimbi. Mica sono i bambini che stanno comprando il biglietto dello spettacolo che porterò in teatro Un Natale Favoloso. Ovviamente il genitore è contento perché il bambino mi adora e allo stesso tempo è contento di venire a teatro a vedermi, perché faccio passare dei bei momenti perché le canzoni che faccio, piacciono anche a loro. Quindi, alla fine è veramente molto family. Un bambino piccolino ovviamente non sa che ci sono io a teatro e non sa neanche eventualmente dove vederlo, per cui è proprio il genitore che, a monte, ha il piacere di fare questa cosa. Di conseguenza sono molto contenta perché vuol dire che sto riuscendo a fare un prodotto che è veramente trasversale”.

Parliamo proprio di quest’ultima novità. Dopo il successo di Un natale favoloso con il libro e il disco si approda a teatro. Al Palapartenope arriva il 18 dicembre dove sarà inaugurato il tour e già si ventila il sold out. Dai, cosa ci puoi rivelare?

“(Ride) Si annusa il sold out. Eh? E’ uno spettacolo adatto ai bambini di tutte le fasce d’età. Sto cercando, in tutti i modi, di creare uno spettacolo che veramente riesca a tenerli incollati alla sedia. Ci sarà tantissima musica però ci saranno anche tanti sketch, ci saranno gli elfi, ci sarà Babbo Natale, ci sarà una piccola storia di Natale raccontata. Insieme a me ci sarà il buffo elfo Pymbor, il re delle marachelle Bèlmir e gli altri strampalati protagonisti della storia in cui cercheremo di salvare il Natale. Danziamo, cantiamo le canzoncine che i piccoli già conoscono perché presenti nell’album uscito l’anno scorso e coinvolgiamo i bambini in sala in una divertente caccia al tesoro in attesa dell'arrivo di Babbo Natale e della sua fedele renna dal naso rosso, Rudolph”.

Quando avete deciso di fare questo step?

“Dopo gli ultimi due anni sentivo il forte bisogno di creare occasioni di incontro con i bimbi fuori dagli schermi, in un luogo speciale, nuovo anche per me e non esiste posto più suggestivo del teatro, soprattutto in un periodo magico come quello natalizio. Avremmo voluto già farlo l’anno scorso quando abbiamo lanciato l’album ma abbiamo preferito aspettare tempi migliori. Finalmente quest'anno lo possiamo fare, ovvero portare l'album ‘Un Natale favoloso’ in giro con un live per tutti i bimbi perciò ritroverà tutte le canzoni che lo scorso anno hanno divorato, infatti siamo stati per tutto il mese di dicembre in tendenza su YouTube. Sarà molto emozionante, non vedo l'ora! ”.

Una curiosità. Tu hai mosso i primi passi nel cinema e nella fiction lavorando anche con grandi autori. Infatti una delle prime apparizioni è in Ticket di Ermanno Olmi, Abbas Kiarostami e Ken Loach. Crescendo e prendendo un’altra strada della tua carriera potrebbe ritornare il cinema coesistendo con questa strada?

“Sì assolutamente. Io non mi sono mai posta un limite sinceramente. Ho sempre seguito un po' la scia. Quando ho iniziato avevo 8 anni e dopo tanti anni a 22 anni ho voluto cambiare. Recitavo in bellissime fiction di tutte le reti più importanti e volevo cimentarmi nella conduzione e in quel momento era in fase embrionale su Rai Yoyo La posta di YoYo. E, quindi, ho iniziato questa avventura iniziando a navigare nel mondo Kids. Mi è piaciuto tantissimo e l'ho preferito ad altre occasioni, rinunciando, quindi, a tante altre situazioni perché poi quando hai a che fare con il mondo dei bambini devi rimanere coerente.”

Cosa intendi?

“Non puoi fare un programma come La posta di Yoyo e poi il giorno dopo prendere parte come attrice a una fiction in cui sei una killer, il bambino rimane destabilizzato perché non ha la coscienza di dire ma ma quella è sempre Carolina, cioè non lo comprende. Io mi sono proprio assunta una responsabilità nei confronti dei bimbi. Sicuramente a un certo punto della mia vita, probabilmente, a seconda delle occasioni e del del contesto, nulla mi vieta di proseguire anche parallelamente su altre strade”.

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