rotate-mobile
Cultura

"I napoletani si stanno estinguendo, così come la lingua"

Attore e regista, Benedetto Casillo sta per festeggiare i cinquant'anni di attività

"Sono di Mergellina, sono nato scugnizzo e resto scugnizzo dentro, anche se i napoletani stanno scomparendo e perfino la nostra lingua sembra vada persa, fa male al cuore". Così Benedetto Casillo, attore e regista, che sta per festeggiare i cinquant'anni di attività. In questi giorni è in scena al Teatro Totò come attore protagonista ma anche regista di "Caviale e lenticchie".

In una lunga intervista a Giulio Baffi de la Repubblica, ricordando la "Serenata alla Madonna di Piedigrotta": "Sarebbe bello se il lungomare ora libero dalle auto potesse ospitare una festa popolare come quella, con sfilate di carri, bancarelle tradizionali, canzoni vecchie e nuove. Se fosse ben riproposta e organizzata, una festa di popolo e non per il popolo, sarebbe anche un richiamo turistico importante. Il lungomare è bellissimo e la nostra tradizione potrebbe vivere ancora. Ma proprio nei giorni della Piedigrotta invece oggi si fa "Pizzafest". È un peccato".

Sul calcio: "Sono stato un grande tifoso, poi scandali e malcostume mi hanno allontanato dallo stadio. Gli arresti, gli arbitri corrotti: per un tifoso come me sono ferite che non si rimarginano e poi gli ingaggi dei calciatori sono schiaffi alla miseria... Il Napoli è sempre il Napoli, ma non c'è più quell'ansia che la domenica mi impediva addirittura di mangiare... Un anno mi feci secco secco e i miei si preoccuparono, ma era che il Napoli andava male".

E sui festeggiamenti per i suoi cinquant'anni di teatro: "Ho un progetto ambizioso che per scaramanzia non dico ancora. Ci penso da tempo, vorrei portare a teatro i personaggi di quel film, forse questa sarà la volta buona per fare una gran festa".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"I napoletani si stanno estinguendo, così come la lingua"

NapoliToday è in caricamento