
Sapete perchè si dice “Avimmo perduto a Filippo e ‘o panaro”?
L’espressione viene utilizzata per indicare una situazione di incertezza in cui l’esitare troppo prima di una decisione può comportare la perdita dell’una e dell’altra cosa
Perchè si dice “Avimmo perduto a Filippo e ‘o panaro”? A spiegarcelo è il libro "Come se penza a NNapule. 2500 modi di dire napoletani", commentati da Raffaele Bracale e a cura di Amedeo Colella.
Letteralmente significa “abbiamo perduto Filippo e la cesta”. Cioè “ci abbiamo rimesso tutto: il capitale e gli interessi”. Nella locuzione ancora in uso, "Felippo” è il nome proprio “Filippo” rammentato in una non meglio identificata farsa pulcinellesca dell'attore teatrale e drammaturgo napoletano Antonio Petito. Nella farsa un nobile di nome Pancrazio affida al suo servo Filippo una cesta di cibarie, perchè la portasse a casa. Ma il malfido servo, riuniti altri suoi pari, decise di andarsene in giro per la città divorando tutte le prelibatezze contenute nella cesta. Temendo poi le reazioni del padrone, evitò di tornare a casa lasciando il povero Pancrazio a dolersi del fatto di aver perso il servo e la cesta del cibo.