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Cultura

“L’aquilotto insanguinato", dalla grande speranza alla decapitazione in piazza Mercato di Corradino di Svevia

La discesa in Italia del nipote diretto di Federico II, che rivendicava il trono che gli apparteneva, ripercorsa nel libro di Lino Zaccaria

Ripercorrere la storia della propria città e la sua magnificenza è esercizio obbligatorio per chi anela entrare nelle viscere di usi e abitudini della terra natia. Il percorso di Corradino di Svevia, nipote diretto del grande Federico II, voglioso di riconquistare il trovo che gli apparteneva, nonostante la giovanissima età, 16 anni, viene descritto da Lino Zaccaria ne “L’aquilotto insanguinato – Vita avventura e morte di Corradino, l’ultimo rampollo degli Svevi”, edito dalla casa editrice Graus (con prefazione di Pietro Gargano) con grande cura e maestria. Fino al tragico epilogo, la decapitazione in piazza Mercato il 29 ottobre del 1268, sotto gli occhi commossi e atterriti di migliaia di cittadini, radunati di proposito dai regnanti dell'epoca affinchè fungesse da monito anche per il futuro, assistiamo ad una ricostruzione biografica completa che analizza in maniera completa lo scenario storico-sociale delle vicende che riguardano l’ultimo rampollo della dinastia Hohenstaufen.

Scenario

Corradino era tornato per riprendere il trono su cui Papa Clemente IV aveva insediato Carlo d’Angiò. Ma l’impresa era fallita a Scurcola, in Abruzzo, nonostante i buoni auspici iniziali. Corradino, in fuga dopo la sconfitta, era stato catturato sul litorale laziale, tradito dall’anello imperiale che ancora portava al dito. Giovanni Frangipane lo catturò per poi portarlo da Carlo d’Angiò. Corradino vivo avrebbe rappresentato probabilmente una spina nel fianco imperitura per il sovrano francese, ma l'efferatezza della decapitazione del 16enne lascia ovviamente perplessi 800 anni dopo.

L’autore

Lino Zaccaria, nato in Calabria nel 1946, giornalista professionista da quasi cinquant’anni, ha lavorato per oltre quaranta al “Mattino”, lasciato con il ruolo di redattore capo. E’ stato poi vicedirettore di “La Discussione” e, dal marzo del 2019, è direttore editoriale di “Napoli quotidiano”. Ha conseguito l’idoneità all’esercizio dell’avvocatura. Ha ricoperto importanti incarichi negli organismi di categoria, tra i quali consigliere di amministrazione dell’Inpgi e consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, ed è stato anche presidente del Corecom Campania e docente al Master in giornalismo dell’università Suor Orsola Benincasa. Ha pubblicato: “Napoli verso il terzo millennio (coautore); “Guide turistiche d’Italia”; “Giornalista, manuale per la preparazione all’esame di idoneità professionale”.

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