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Cultura

Morte di Antonio Pennarella, Gianfranco Gallo: "Il Cinema italiano con te è stato fesso"

Toccante la lettera di Gianfranco Gallo, amico dell'attore noto al grande pubblico per i ruoli in Un Posto al Sole e La squadra. "Quante risate ci facevamo insieme. Non eravamo comodi per gli altri. Ti ho voluto bene"

Una morte che lascia addolorato l'intero mondo dello spettacolo e della cultura, quella di Antonio Pennarella, 58enne attore napoletano noto al grande pubblico per i ruoli in 'Un Posto al Sole', 'La squadra' e 'Il clan dei camorristi'. Pennarella aveva all'attivo circa 30 film al cinema, tra questi l'ottimo 'Perez' di De Angelis, 'La guerra di Mario' di Capuano, 'Giro di lune tra terra e mare' di Gaudino.  La morte di Pennarella ha gettato nello sconforto Gianfranco Gallo, che di Pennarella era grande amico e ottimo collega. Di seguito la lettera scritta dall'attore. 

"Ciao Antonio! Io e te ce ne siamo fatte di risate ogni volta che ci incontravamo su un set. E come ridevi quando, prima del ciak, ti facevo le imitazioni degli attori che erano lì, quando davano l'azione tu ridevi ancora e nessuno capiva il perchè. Io e te sempre "i cattivi" della storia come contrappasso per la nostra "Fessitudine". Diciamocelo ora, io te e non siamo stati mai così comodi per gli altri e allora "Quello è così" "quell'altro è così"...ma noi intano almeno eravamo. Roma : avevamo fatto tutti e due il provino per Gomorra e per lo stesso ruolo, eravamo rimasti in quattro , io ero salito in treno, tu eri entrato prima di me, mi volesti aspettare per tornare insieme a Napoli con la tua macchina. Parlammo e ci divertimmo come sempre, in quella vettura non c'era alcuna rivalità, c'era solo amicizia, sapevamo di essere molto diversi e che dunque si trattava solo di scelte che avrebbero fatto indipendentemente dalla bravura. Da allora mai uno screzio o un piccolo malumore, sempre e solo amicizia. Una cosa ti ho invidiato, la capacità di ridere sempre, anche quando le cose non ti andavano bene, io in quello da te avrei dovuto imparare e forse un po' l'ho fatto. Il Cinema italiano con te è stato fesso: avevi un volto unico che raccontava mille cose senza parlare, i registi si sarebbero risparmiati molto lavoro. Questo Tempo che mi sta togliendo amici e colleghi ancora giovani è più fesso del Cinema. Ciao, per me resterai "Tony Musante con la cazzimma". Ti ho voluto bene". 

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