rotate-mobile
Cultura

Amedeo Minghi: "Napoli è la mia seconda città"

L'artista in scena al Teatro Diana: "Chi fa il mio mestiere non può non amare i classici della canzone partenopea"

"Considero Napoli la mia seconda città, dopo Roma. Chi fa il mio mestiere non può non amare i classici della canzone partenopea. Quelle romanze sono come un ponte che collega il passato al futuro. Ho inciso pure alcuni brani, come “Rosa” e “Viceré”, in lingua napoletana". Così Amedeo Minghi, a poche ore dalla tappa napoletana al Teatro Diana del tour ispirato all'ultimo lavoro "La bussola e il cuore".

In un'intervista a La Repubblica, Minghi ha parlato del Festival di Sanremo - "Un capitolo chiuso. Ho partecipato alla kermesse otto volte" - e della possibilità di partecipare a un talent show in veste di coach: "Accetterei, ma dipende dal talent. Non sono tutti uguali. Vorrei stare al fianco dei giovani, seguirli nel loro percorso di formazione anche a telecamere spente. Non mi piace l’idea che siano abbandonati a se stessi una volta che si conclude il programma tv".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Amedeo Minghi: "Napoli è la mia seconda città"

NapoliToday è in caricamento