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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura Castellammare di stabia

Scoperto un antico acquedotto precedente a quello borbonico

E' stato trovato dall'Archeoclub Italia nei dintorni di Castellammare di Stabia

Un acquedotto storico, antico, prezioso. L'Archoclub Italia annuncia una scoperta sensazionale a Castellammare di Stabia. “Di recente, nei boschi di Quisisana - spiega MAssimo Santaniello, presidente locale Archeoclub - è stato scoperto un secondo acquedotto, fino ad oggi sconosciuto, in quanto  la folta vegetazione e la natura impervia dei luoghi ha reso inaccessibili alcuni angoli della collina".

Il ritrovamento di un acquedotto più antico di quello ristrutturato/costruito dai Borbone  tra il 1783 ed il 1793 circa è confermato proprio dalle mappe borboniche dell’epoca. L’acquedotto più antico aveva una portata di circa un quarto di quello borbonico. "L’acquedotto appena scoperto - prosegue Santaniello - corre ad una quota diversa rispetto a quello borbonico, la sezione e l’altitudine sono due elementi che ci consentono di formulare delle ipotesi: l’antico acquedotto poteva servire direttamente il Palazzo Reale e i borghi collinari fino a giungere al centro antico, l’ampliamento della Dimora Reale con la costruzione delle fontane del Re e la crescente richiesta della risorsa idrica, dovuta all’incremento demografico ed alla costruzione dei cantieri navali e dei bagni penali”.  

Un ritrovamento che l'esperto definisce straordinario: "L'arco canale ha origine da una piccola grotta all’interno del quale sono presenti due sorgenti canalizzate verso l’arco canale, quest’ultimo costruito in pietrame con larghezza di 70/80 centimetri circa. Nel corso dell’esplorazione, nelle immediate vicinanze della grotta, abbiamo rinvenuto un canale che probabilmente convogliava una terza sorgente verso l’arco canale. Inoltre, a differenza dei canali costruiti o ristrutturati tra il 1783 ed il 1793, esso presenta una copertura più stabile eseguita in pietrame ben sigillato con malta, un’opera realizzata contestualmente alla costruzione dello speco. Estendendo le ricerche a poche centinaia di metri dall’arco canale, abbiamo rinvenuto una fornace per la cottura della calce, una delle tante presenti sulla collina di Quisisana a testimoniare la fiorente attività di produzione di calce anche finalizzata alla costruzione degli acquedotti. Questa ultima scoperta ci consente di datare l’antico acquedotto di Quisisana ad una data precedente al 1783, probabilmente di alcuni secoli più antico. Le ricerche ancora in corso potrebbero dimostrare l’origine più antica dell’acquedotto".

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