Nasce a Napoli la "torta sospesa": "Tutti hanno diritto di festeggiare"
Promotore dell'iniziativa solidale, ispirata all'usanza napoletana del "caffè sospeso", è il pasticcere Francesco Di Rosa. Le torte donate dai clienti sostenitori saranno consegnate in totale riservatezza
L'idea è liberamente ispirata alla tradizionale usanza napoletana del "caffè sospeso", ovvero quella di pagare un caffè aggiuntivo per una persona bisognosa di cui non si conosce l'identità e che, all'occorrenza, può così beneficiare di un dono tanto filantropico quanto solidale. E' questa la filosofia tutta partenopea che ha guidato il pasticcere Francesco Di Rosa, erede di una grande passione artigiana che, per educazione e carattere, ha fatto della generosità il suo stile di vita, uno dei suoi "ingredienti" più apprezzati dal pubblico. Nasce così la "torta sospesa", che dà a chi non può permetterselo, la soddisfazione di festeggiare un compleanno o una ricorrenza importante (magari di un componente della sua famiglia, magari di un bimbo), con un torta colorata, golosa e dotata di regolari candeline.
"L'idea è nata durante il lockdown", spiega Francesco Di Rosa, titolare con suo padre Vincenzo, della premiata pasticceria di famiglia a Giugliano (Na); "Come tutti, abbiamo vissuto momenti davvero difficili: azienda chiusa, laboratori fermi, operai a casa e nessuna previsione ottimistica a breve termine. Il mio pensiero è andato subito ad alcune famiglie della zona, di cui già da tempo, conoscevamo la non facile situazione economica ed il difficile contesto sociale a cui appartengono". E prosegue: "Noi crediamo che tutti debbano avere il diritto di festeggiare e condividere con i propri cari, un momento di gioia e serenità intorno ad una bella torta con candeline accese. E allora ci siamo detti: tocca a noi, diamoci da fare! Dovevamo fare il possibile per garantire, nel nostro piccolo, questo sacrosanto diritto umano".