Alla pizzeria Le Parùle di Ercolano i tre spicchi del Gambero Rosso
Il locale di Giuseppe Pignalosa conquista il massimo riconoscimento per una pizzeria della prestigiosa guida "Pizzerie d’Italia" del Gambero Rosso
Grande festa a Le Parùle, la pizzeria di Giuseppe Pignalosa ad Ercolano, che ha conquistato i tre spicchi della prestigiosa guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso. L’annuncio che già circolava tra gli addetti ai lavori è stato confermato ieri a Napoli al Centro Congressi della Mostra d’Oltremare nel corso della presentazione della nona edizione della guida delle migliori pizzerie d’Italia. Sono solo sei i nuovi ingressi a tre spicchi e Le Parùle è uno di questi.
La pizzeria Le Parùle è il fiore all’occhiello di Pignalosa. Aperta ad Ercolano, accoglie i propri clienti con l’esposizione di un orto verticale dove sono esposte le prelibatezze di stagione a km zero che il Maestro utilizza per i topping delle pizze. Del resto parùle è proprio il termine che in lingua napoletana indica l’orto vesuviano di borbonica memoria, realizzato là dove la terra è più fertile e i raccolti sono migliori.
“Questo riconoscimento giunge a coronamento di tanto impegno e tanta fatica – dichiara il Maestro Giuseppe Pignalosa, rappresentante di una famiglia che è giunta alla quarta generazione di pizzaioli- Sono felicissimo, ho sempre pensato che il duro lavoro ripaga e che la capacità di rinnovarsi in questo settore, così vitale soprattutto in questo ultimo periodo, sia la strada giusta per crescere e dare prova della propria passione. Sono onorato di portare alto il nome della Campania!”.
Tocca un tasto molto forte Pignalosa e assolutamente coerente con le valutazioni che hanno guidato le scelte del Gambero Rosso. “Molti pizzaioli – si legge nella loro nota- hanno sfruttato il periodo di stop forzato per studiare, migliorare e diversificare gli impasti (ormai il mix di generi in menu è quasi la normalità, pizza in teglia, pizza al padellino pizza al vapore, pizza alla pala, tutto in menu dal quale pescare in libertà). E poi si sono moltiplicati gli orti di proprietà quando non sono addirittura nate vere e proprie aziende per garantire una pizza sempre più agricola e sostenibile (come avviene per il pane). È cresciuta l’attenzione alle intolleranze (la pizza gluten free non è più un prodotto di serie B). Ma non basta ancora: cresce l’offerta del bere (al di là di carte delle bevande sempre più centrate, si registra una vera esplosione del binomio pizza&cocktail) e il servizio in sala non è più considerato “una voce” a margine (ora anche in pizzeria non è raro trovare un sommelier). Senza contare l’attenzione al fine pasto: non solo pizze ad hoc, ma inaspettate e sorprendenti carte dei dolci firmate da pastry chef”.