Riconoscimento della Federazione Cooking Show al caseificio Giusti per la Mozzarella di bufala Campana
a Pomigliano d’Arco, Torre del Greco e San Giorgio a Cremano
L’oro bianco. Quello del caseificio della famiglia Giusti a Pomigliano d’Arco, Torre del Greco e San Giorgio a Cremano. Quello sapientemente modellato dai grandi maestri casari Francesco, Alfredo e Armando. Insomma qualità ed estro nella produzione della vera Mozzarella di bufala Campana Casertana. Qualità ed estro certificate dall’incursione nei caseifici della famiglia Giusti di Michele Cutro, giornalista, scrittore, speaker radiofonico e tra i più noti critici gastronomici italiani. “Una beatitudine golosa, bianca, morbida, seducente per come si lascia mordere, in un irresistibile contrasto di consistenze resistente, quasi croccante , e succhi lievi , che sanno di latte e di vera agricoltura mediterranea Campana di Caserta”, ha detto Michele Cutro nel consegnare i riconoscimenti assegnati dalla Federazione Cooking Show. Con i riconoscimenti della Federazione, per il caseificio di Torre del Greco è arrivato anche quello congiunto della Città di Torre del Greco a firma del Sindaco Giovanni Palomba per “la capacità di far vivere il caseificio come luogo di costruzione della comunità, oltre che per gli aspetti commerciali ed imprenditoriali, e per il ruolo di sviluppo del territorio”. “Stando al tavolo con i maestri della famiglia Giusti per il pranzo, ho pensato che la mozzarella sia qualcosa di unico – ha affermato Michele Cutro - non è un contorno, non è un primo, non è un secondo: è semplicemente un piatto unico, assoluto. Basti pensare che se la mettiamo al centro del tavolo con dei pomodori e il basilico ( bianco , rosso e verde ) rappresenta assolutamente la bandiera Italiana e per bontà il primo piatto in assoluto”. Un percorso quello di Michele Cutro cominciato con i Maestri Alfredo, Francesco e Armando con la lezione sulla lavorazione e qualità della vera mozzarella, quella di bufala. “Ringrazio il patrón di casa di Pomigliano, Francesco Giusti di avermi dato consigli di come va degustata la mozzarella a temperatura ambiente rigorosamente nuda”, afferma il critico, che aggiunge: “la mozzarella si degusta senza la contaminazione dell’olio, fosse anche il più buono del mondo. Quando si mangia una Signora Mozzarella come quella del Caseificio Giusti, l’unico accostamento possibile è un pomodoro San Marzano maturo intelligente, con al massimo l’aggiunta di due foglie di basilico per realizzare la madre di tutte le capresi”.