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Cucina

Gli undici dolci più famosi di Napoli

Dal babà alla sfogliatella, dalla pastiera agli struffoli, dal ministeriale al fiocco di neve: chi li ha inventati e qual è la ricetta per prepararli

Sfogliatella

Uno squisito pasticcino che divide gli animi: “meglio la riccia o meglio la frolla?”. Pare che questo sia un dilemma impossibile da sciogliere. La storia della sfogliatella è antica, le sue origini sono da ricercare in un monastero. Quello di Santa Rosa, sulla costiera amalfitana, fra Furore e Conca dei Marini. In questo convento di clausura, le monache passavano tanto tempo in cucina ed è proprio in quella cucina che, nel '600, una suora si mise a "pasticciare" per non sprecare un po’ di semola cotta nel latte, avanzata. La cuoca ci buttò dentro un po’ di frutta secca, di zucchero e di liquore al limone" si legge sul dito dedicato alla sfogliatella, e pensò che potesse essere un ottimo ripieno che decise di avvolgere in due "sfoglie di pasta aggiungendovi strutto e vino bianco. Il dolce fu chiamato inizialmente Santarosa, come la santa cui era dedicato il convento. Solo due secoli dopo, questo dolce giunse da Amalfi a Napoli, per merito di Pasquale Pintauro che lo modificò sia in alcuni ingredienti che nella forma e lo rese quello che tutti oggi conosciamo e amiamo. Fu così, narra la storia, che nacque la sfogliatella.

Per la video-ricetta clicca qui

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