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Caffè: gli errori che si commettono (quasi sempre)

La macchinetta del caffè si lava? E il caffè ha davvero un gusto amaro? Tutte le più diffuse convinzioni sbagliate in fatto di caffé

Sono molte le convinzioni sbagliate in fatto di caffe. Ecco le più diffuse

1. Il caffè ha un gusto amaro

Il caffè non è affatto amaro, ma ha un gusto morbido, vellutato,  aromatico. Se bevendolo si rileva un gusto amaro che predomina significa che ha subito un’eccessiva tostatura oppure che la miscela è a prevalente base di Robusta, varietà meno pregiata dell’Arabica, che ha note più forti e sentori anche troppo decisi.

2. La moka non si lava

I residui oleosi e grassi rilasciati nella macchinetta dalla preparazione del caffè alla lunga finiscono per alterare il sapore della bevanda: la moka quindi deve essere lavata. Vero è, tuttavia, che non bisogna utilizzare sapone, ma semplicemente acqua tiepida e uno spazzolino, indispensabile per eliminare i residui all'interno ed all'esterno della macchinetta, compresi quelli di calcare nella parte inferiore.

3. Il caffè fa male allo stomaco

Una quantità moderata di caffè (massimo 2 tazzine al giorno) non fa male, soprattutto se il prodotto è di buona qualità. NB: l’Arabica contiene molta meno caffeina della Robusta.

4. L'espresso è buono se ha la schiuma

La crema che si forma nella tazzina quando si versa il caffè viene valutata dai degustatori, ma attenzione: non è il suo spessore o la tenuta a rivelare la qualità del caffè, bensì la trama che non deve essere schiumosa, ma elastica.

5. Il caffè si conserva in frigo

Il pregio del caffè sta nel suo aroma che si preserva conservando i chicchi o la polvere in luogo fresco e asciutto, al riparo da sbalzi di temperatura, umidità, calore e luce.

In frigorifero, soprattutto negli scomparti inferiori, c'è essenzialmente un ambiente umido. Conservandovi formaggi, salumi e verdure, all'interno del frigo c'è poi un consistente concentrato di odori che potrebbero rovinare l’aroma del caffè. Frigo o mensola, quindi, meglio contenitori a chiusura ermetica .

6. Dopo il caffè si beve l’acqua

A Napoli sappiamo bene che con il caffè ci vuole l’acqua, ma prima, per preparare la bocca al gusto. Se dopo aver bevuto l'espresso  viene voglia di bere significa che la miscela era di bassa qualità, eccessivamente tostata, dal retrogusto amarognolo e astringente.

7. Dieta e caffè non vanno d’accordo

Una tazzina di espresso, senza aggiunta di zucchero, ha 2 calorie al massimo. Il caffè, sostanzialmente, allontana la sensazione di vuoto nello stomaco e, quindi, la fame. Non c'è quindi alcuna controindicazione a bere caffè se si sta seguendo una dieta per perdere peso, a patto - ovviamente - di non aggiungere zucchero. Del resto, come spiegano gli esperti, il caffè va bevuto proprio senza zucchero perché solo così se ne possono cogliere aromi e sapore.

8. Il caffè può essere bevuto dopo la data di scadenza

Come qualsiasi altro prodotto, anche il caffè deperisce, perdendo innanzitutto l’aroma. Gli esperti consigliano di consumarlo entro tre mesi dalla data di tostatura. Per quanto riguarda invece il caffè preconfezionato, una volta aperta la confezione sottovuoto, meglio consumarlo il prima possibile, avendo cura di conservarlo nel modo giusto

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