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Come capire se il pesce è fresco al momento dell'acquisto: ecco 10 consigli utili

Distinguere il pesce fresco da quello decongelato o d’allevamento non è cosa facile. Quante volte, di fronte al bancone della pescheria, venite assaliti dai dubbi!? Ecco i consigli che vi aiuteranno a riconoscere se il pesce è di buona qualità

Dopo la pizza, una delle pietanze più amate dai napoletani è sicuramente il pesce, consumato cotto o crudo. In una città di mare come Napoli, dove l’arte culinaria si unisce alla freschezza dei prodotti, non poteva essere altrimenti. Ne sono testimonianza i numerosi mercati del pesce che affollano i quartieri della città. Tra questi si ricorda Porta Nolana, Porta Capuana, il mercato di Antignano, Piazza Mercato, il Vasto, il mercatino della Torretta e il mercato ittico di Pozzuoli, ma la lista potrebbe continuare. In questi mercati i banchi stracolmi di pesce arricchiti da vere e proprie scenografie azzurre che ricordano il mare, attirano la curiosità dei turisti e invitano i passanti a fermarsi per comprare le prelibatezze che espongono. Ma capire se il pesce è fresco, decongelato o d’allevamento non è cosa facile. Quante volte di fronte al bancone della pescheria venite assaliti dai dubbi!? Ecco 10 consigli che vi aiuteranno a riconoscere il pesce fresco e di buona qualità.

ESAME AL BANCONE: 

1) ODORE - Il pesce fresco “sa di mare”, “di iodio” e di null’altro. Sembrerà banale, ma l’odore di una pescheria o di un mercato del pesce è il primo indizio per capire la freschezza della materia prima. Fuggite se sentite un odore poco gradevole o di ammoniaca, sostanza spesso utilizzata per disinfettare il pesce e ritardarne la putrefazione (soprattutto per i crostacei). Se la vostra spesa include i crostacei, accertatevi che siano ben chiusi e non puzzino.

2) COLORE - Il colore del pesce deve essere variegato. Il pesce fresco ha un colore brillante e con sfumature (verdastre/bluastre se si parla di orate, spigole, alici, ecc) che cambiano sotto la luce. Un altro colore che va osservato attentamente è quello del sangue: se il pesce è fresco, il sangue dev'essere bello rosso e non marrone.

3) OCCHIO VIVO - Gli occhi devono risultare limpidi e non spenti o incavati. Non saranno il massimo dell’espressività, ma gli occhi dei pesci parlano chiaro. Un occhio vivido, ancora gonfio (che esce leggermente dal bulbo oculare) e con la pupilla nera è sinonimo di freschezza; un occhio spento, incavato e con la pupilla grigia è vecchio.

4) LUCIDITA' DEL CORPO - Il pesce fresco è ancora avvolto da un film lucido che rende la pelle brillante e cangiante alla luce. Il pesce non fresco o decongelato perde questa caratteristica e la pelle si presenta opaca. Se al tatto il pesce risulta viscido e scivoloso allora è fresco.

5) RIGIDITA' DEL CORPO - Quando andate dal pescivendolo chiedete di prendere in mano il pesce che avete intenzione di comprare, e fate caso alla rigidità del corpo. Questa considerazione non è valida per calamari, seppie, polipi. Inoltre, nel caso dei filetti, controllate che siano belli uniti, se non lo sono vuol dire che le pareti cellulari del pesce stanno “andando a pezzi”, e questo è un grosso problema soprattutto per gli esemplari ricchi di grassi come il pesce azzurro e il salmone.

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