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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cucina

“I Bucatini alla Caruso”: storia e ricetta del piatto napoletano

Il piatto nasce da un’idea del famoso tenore napoletano Enrico Caruso, che durante uno dei suoi viaggi di ritorno a Napoli, suggerì la ricetta agli chef dei due hotel in cui soggiornava di solito, il “Vittoria” di Sorrento e il “Vesuvio” di Napoli

Un primo piatto ricco e gustoso a base di ingredienti tipici della terra campana. Per la preparazione dei "Bucatini alla Caruso” sono necessari peperoni, zucchine, pomodori San Marzano, basilico fresco e peperoncino piccante. Per completare il piatto, infine, si aggiungono zucchine fritte tagliate a rondelle, e un trito di prezzemolo. L’idea di mettere insieme in una ricetta questi ingredienti freschi e colorati venne dal famoso tenore napoletano Enrico Caruso, che oltre ad essere stato uno straordinario cantante era anche un amante della buona cucina. Si racconta che durante uno dei suoi viaggi di ritorno a Napoli, dove pernottava per riposarsi prima di riprendere le tournée all’estero, Caruso suggerì la ricetta agli chef dei due hotel in cui soggiornava solitamente, il “Vittoria” di Sorrento e il “Vesuvio” di Napoli. Il piatto ebbe un tale successo che anche Caruso si cimentava spesso nella sua preparazione per accontentare i suoi amici italoamericani che lo richiedevano. Ma i piatti che si ispirano al tenore non finiscono qui. Caruso era un amante degli spaghetti e si dilettava spesso nel cucinarli. "Ogni volta che entrava in un ristorante - così racconta il pianista Rubinstein - tutti i presenti sospendevano immediatamente il pasto per osservare attentamente e con curiosità in che modo avrebbe mangiato gli spaghetti: prendendo la forchetta con mano destra, con la sinistra, aiutandosi anche col cucchiaio soprattutto per il sugo?". E proprio a questa passione per gli spaghetti è legato un giuramento fatto dal tenore passato poi alla storia. Si narra che quando Caruso tornò a Napoli, nel 1901, per interpretare L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti al Teatro San Carlo, il pubblico che lo ascoltava gli si rivolse in malo modo con fischi e altri segni di non gradimento. La delusione fu talmente grande che Caruso promise a se stesso di non esibirsi mai più per la sua città e di tornare a Napoli solo per mangiare i suoi adorati spaghetti. Il proposito fu ricordato passando alla storia come "Il giuramento dei vermicelli”. Da qui nacque un altro squisito piatto in onore del tenore, "I Vermicelli alla Caruso", a base di vermicelli, olio di oliva, spicchi d’aglio, peperoncino piccante e prezzemolo tritato. Ma questa è un’altra ricetta. Torniamo ai nostri i Bucatini alla Caruso e vediamo come preprararli.

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 gr di bucatini
  • 300 gr di pomodori San Marzano
  • 1 peperone rosso e uno giallo
  • 1 zucchina
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 peperoncini freschi
  • 2 cucchiai di farina
  • Olio extravergine d’oliva
  • Olio di semi per friggere
  • Origano
  • Basilico
  • Prezzemolo
  • Sale
  • Pepe

Procedimento:

Prendete una padella, versate qualche cucchiaio di olio e fate soffriggere l'aglio sbucciato e tagliato in quattro parti. Quando l’aglio si sarà imbiondito toglietelo e aggiungete i pomodori a pezzetti, il peperone a listarelle, l’origano, il peperoncino e il basilico. Aggiungete il sale e cuocete a fiamma bassa per circa 15 minuti. A fine cottura aggiungete un pò di pepe. Una volta cotto il sugo, tagliate le zucchine a rondelle, infarinatele e friggetele in abbondante olio caldo (di semi). Nel frattempo lessate i bucatini, scolateli al dente e versateli nella padella con il sugo. Fate saltare insieme il tutto e impiattate decorando ogni piatto con qualche zucchina fritta e prezzemolo.. buon appetito!

Curiosità: c’è anche un aperitivo che porta il nome di Enrico Caruso. Si prepara con gin, vermouth dry e crema di menta verde in proporzioni variabili. Il Caruso è un classico che, dopo essere entrato nei 50 cocktail Mondiali IBA nel 1961, è stato successivamente eliminato, anche se qualcuno ancora oggi lo ripropone.

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