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Licenziato da Whirlpool, Francesco: "Mi consegnino la lettera dove chiedo l'elemosina"

L'ex operaio della multinazionale ha affisso un cartello sulla porta casa: "Se devono consegnarmi il documento con cui mi cacciano almeno non lo facciano davanti alla mia famiglia"

La vertenza Whirlpool accompagna i napoletani da due anni e mezzo. Tra le numerose iniziative degli operai messi alla porta dalla multinazionale spicca quella di Francesco Petricciuolo che, nei giorni scorsi, ha affisso un cartello sulla porta di casa: "Poiché ci stanno consegnando le lettere di licenziamento ho scritto un messaggio per chi dovrà portare quella indirizzata a me. Gli chiedo di raggiungermi nel luogo dove sarò in quella giornata, come l'esterno del santuario di Pompei dove chiderò l'elemosina". 

Un gesto forte quello di Francesco, messi in atto per proteggere la famiglia: "Da quando è cominciato questo calvario sto cercando di proteggere i miei figli da quanto sta accadendo. Quindi, spero che chi dovrà consegnarmi la lettera di licenziamento non lo faccia davanti alla mia famiglia, ma venga nei luoghi che di volta in volta indicherò sul cartello. Ci hanno proposto di andare a Varese a lavorare, ma allora non capisco le parole del Governo sul voler rilanciare l'Italia partendo dal Sud". 

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