rotate-mobile
Cronaca

Whirlpool, partono le lettere di licenziamento. I sindacati: "Multinazionale non rispetta governo né magistratura"

Il tribunale ancora deve pronunciarsi sulla presunta condotta antisindacale dell'azienda, ma cominciano ad arrivare i primi licenziamenti. Domani assemblea in azienda, a giorni nuovo tavolo tra sindacati e governo

"Con la presente Le comunichiamo il recesso della nostra società dal rapporto di lavoro con lei intercorrente con effetto immediato al ricevimento della presente, esonerandola dal prestare attività lavorativa durante il periodo di preavviso contrattualmente a lei spettante". È così che Whirlpool sta comunicando ai suoi dipendenti dello stabilimento di Napoli il loro licenziamento, nell'ambito della procedura collettiva avviata dalla multinazionale lo scorso 15 luglio.

Le prime lettere, il cui contenuto è stato diffuso dai sindacati, sono già arrivate. Per i destinatari scatterà la disoccupazione, nell'attesa che si definiscano – l'appuntamento è per metà dicembre – le intenzioni del consorzio che dovrebbe rilevare i capannoni di via Argine. L'azienda in alternativa manterrà valida fino al 30 novembre l'offerta di un incentivo di 85mila euro per tutti i lavoratori interessati o la possibilità di mantenere l'occupazione in Whirlpool con trasferimento però a Cassinetta di Biandronno, in provincia di Varese.

È soltanto di ieri l'ennesimo vertice infurttuoso al Mise, con i sindacati che accusano il governo di aver abbandonato i lavoratori. Domani, alle 9, ci sarà una nuova assemblea degli operai nella fabbrica di Ponticelli.

La reazione di Fiom-Cgil

"La tracotanza di Whirlpool non ha limiti", è stata la reazione in una nota congiunta di Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico della Fiom, e Rosario Rappa, segretario generale Fiom Cgil Napoli.

"La multinazionale, contravvenendo agli impegni presi – proseguono – ha inviato oggi pomeriggio le prime lettere di licenziamento alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento partenopeo di via Argine. Questo ennesimo atto di arroganza arriva proprio mentre aspettiamo la sentenza del Tribunale di Napoli che dovrà decidere sul ricorso presentato da Fim, Fiom e Uilm sulla condotta antisindacale della multinazionale americana. A dimostrazione del fatto che Whirlpool, oltre a fare carta straccia degli accordi sindacali siglati con il Governo, non rispetta neanche la magistratura italiana".

"A giorni il Governo dovrà convocarci con i ministri al Lavoro e dello Sviluppo economico che dovranno assumersi la responsabilità di costruire un percorso per dare continuità occupazionale alle lavoratrici e ai lavoratori di Napoli. Un percorso che scongiuri i licenziamenti, che per noi sono inaccettabili. La lotta proseguirà fino a quando lo stabilimento di via Argine non riprenderà a produrre. Non abbandoneremo mai le lavoratrici e i lavoratori", concludono Tibaldi e Rappa.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Whirlpool, partono le lettere di licenziamento. I sindacati: "Multinazionale non rispetta governo né magistratura"

NapoliToday è in caricamento