Volontari ripuliscono gratis la fontana vandalizzata, ma scoppia la polemica
Più di 5 ore di lavoro volontario per eliminare la vernice spray che ricopriva il monumento, lasciato da tempo nel degrado. Tanti i messaggi di solidarietà ai giovani, accusati di aver agito senza i necessari permessi
Hanno ripulito gratis la storica Fontana di Monteoliveto, da tempo vandalizzata con bombolette spray e in degrado. Sono i giovani volontari dell'associazione "Sii turista della tua città" che da alcuni anni si danno da fare, con azioni diverse, per dare il proprio contributo al miglioramento della città.
"Samo la generazione della Rivoluzione Culturale Partenopea (...). Sui muri della città, sulle bacheche dei social si legge sempre una estesa volontà di reazione per cambiare gli equilibri di questa città. E' giusto sapere che esiste una generazione, la nostra che è la più cosciente degli ultimi decenni. Si è tornati a curare e difendere la nostra cultura e abbiamo appena scritto le prime righe della nostra storia" scrivono i volontari sulla loro pagina facebook, spiegando perché hanno dato vita all'associazione.
E così, dopo oltre 5 ore e 30 minuti di lavoro volontario, sabato 24 gennaio la fontana di Monteoliveto è tornata a splendere, di nuovo visibile senza l'odiosa vernice spray che ne seppelliva le fattezze. Un'iniziativa che ha visto anche la partecipazione dell'Assessore Alessandra Clemente
L'azione di pulizia, però, ha creato non poche polemiche. C'è chi sottolinea che la riqualifica della fontana era già prevista nell'ambito di un progetto del Comune che prevede la ricerca di sponsor privati per il restyling di 27 monumenti cittadini e paventa il rischio che quest'azione abbia causato danni al monumento, ritenendo che i giovani avrebbero dovuto ottenere i permessi dagli enti preposti per questo tipo di azione e allertando, per questo, la Sovrintendenza. I giovani, su facebook, hanno però assicurato di essere stati supportati, in una pulizia certamente delicata, da professionisti del restauro, che li hanno indirizzati su tecniche non invasive.
Nel frattempo, tanti sono i messaggi di solidarietà giunti ai volontari circa il rischio di un'eventuale denuncia. "Quotidianamente - spiegano i ragazzi di Sii turista della tua città sulla loro pagina social- ci arrivano messaggi di supporto e di solidarietà, ne siamo onorati e vi ringraziamo.
Pubblicamente, vogliamo dire che ad oggi nessuno di noi attivisti presenti quel giorno è stato denunciato, non essendoci prove per farlo, poichè abbiamo agito nel miglior modo possibile, affiancati da professionisti del settore. Non abbiamo intenzione di diffamare nessuno, poiché non ne abbiamo bisogno, sono i fatti che parlano...quegli stessi fatti che continueremo a fare solo per il benessere della nostra città, senza scopo alcuno". "La Rivoluzione Culturale Napoletana agisce in silenzio e con l'unico sentimento che vincerà sempre su tutto: l'amore. Essere napoletano è meraviglioso", concludono, pieni di entusiasmo, i volontari.
Intanto, a pochi giorni dalla ripulitura e nel pieno delle polemiche, purtroppo l'inciviltà torna a mettere a segno un punto e compaiono già le prime scritte ad imbrattare la fontana.
"Si ripresentano anche per la Fontana di Carlo II a Monteoliveto, appena ripulita dai volontari con polemiche annesse, le problematiche di tutti i monumenti cittadini appena ripuliti e immediatamente aggrediti dai vandali" denuncia il giornalista Angelo Forgione, del movimento "Vanto". "Nella serata di domenica 1 febbraio - continua Forgione - già erano evidenti nuove scritte, appena realizzate con pennarello. E qui si prolunga il serio dibattito sulla necessità di una cancellata utile a preservare l'integrità e il decoro da chi proprio non riesce a comprendere come ci si comporta in una società civile e in una città ricca di arte e cultura (umiliata) come Napoli. In passato ho personalmente sollecitato, invano, la realizzazione di cancellate più idonee per i monumenti equestri del Canova (e Calì) in piazza del Plebiscito, continuamente colpiti nei basamenti. L'esperimento, lo ricordo ancora una volta, è riuscito nei casi della statua di Dante e di quella di Paolo Emilio Imbriani in piazza Mazzini, ma anche per la guglia di piazza San Domenico. Una cancellata esiste anche per la guglia dell'Immacolata in piazza del Gesù, con dei pilastrini barocchi di raccordo in marmo, dove i vandali pure vi scrivono, il che evidenzia come alcuni cittadini privi di senso civico e minima cultura scambino qualsiasi superficie bianca per una lavagna di firme e messaggi d'amore privati, di cui francamente non importa nulla a nessuno".
"Mi risulta - conclude il giornalista - che il presidente della Municipalità 2 Francesco Chirico abbia scritto all'assessore all'Urbanistica Carmine Piscopo, chiedendo di intervenire presso la società aggiudicataria della gara per il restauro della Fontana di Carlo II (programma 'Monumentando Napoli' con delibera del 21 giugno 2012) per invitarla ad utilizzare parte dei finanziamenti presumibilmente risparmiati con l'intervento di pulizia dei volontari nella realizzazione di una recinzione al monumento, da sottoporre preventivamente alla Soprintendenza. La quale, dal canto suo, deve riflettere su come interpretare il suo ruolo di salvaguardia del patrimonio monumentale di una città difficile come Napoli".
"La fontana di Monteoliveto in queste ore è di nuovo stata imbrattata". Lo riferiscono anche Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza. "Questa volta - raccontano - sono apparse delle scritte con delle iniziali "MH" e "nnt". Purtroppo nonostante le minacce di denunciare i volontari dell'associazione "sii turista della tua città" avevano ripulito il monumento a spese proprie nei giorni scorsi la soprintendenza e le istituzioni locali poco sembrano essersi interessate a tutelarlo concretamente. La Soprintendenza in particolare è secondo noi è dedita sopratutto nell'approvare costose opere di restauro del patrimonio pubblico cittadino che poi non viene difeso nella quotidianità da vandali e incivili. A noi sembra che oramai in città si è creato un circuito vizioso per cui si realizzano in modo sistematico degli interventi di restauro estremamente onerosi per il pubblico ma poi non si prevede nessuna forma di difesa degli stessi monumenti. E' noto infatti che la Soprintendenza napoletana è da sempre ostile alle cancellate protettive ma allo stesso tempo non riesce a garantirne che non venga vandalizzato il patrimonio monumentale napoletano. Per quanto ci riguarda noi siamo dalla parte dei volontari che puliscono i monumenti e che in questi giorni hanno subito delle sorte di intimidazioni con minacce di denunce da parte della Soprintendenza che però non è stata allo stesso modo solerte secondo noi nel difendere i monumenti cittadini. A pensar male sembra quasi che vandali e restauratori super pagati siano due facce della stessa medaglia. Entrambi hanno grandi benefici dalla devastazione dei monumenti napoletani". Borrelli e Simioli fanno anche sapere che, in caso di denuncia, l'avvocato Lello Caiazza si è offerto di patrocinare gratis i giovani dell'associazione.
Appoggio ai volontari anche dal commerciante Genny Cardone, che tramite Borrelli e Simioli, fa sapere che martedì 3 febbraio alle 11 "affiggeremo un cartello contro coloro che devastano questo monumento con su scritto: "Chi imbratta la fontana è una vera chiavica. W i volontari di sii turista della tua città". Noi sosteniamo tutti coloro che gratuitamente lottano contro il degrado di Napoli rispetto ai tanti burocrati che lautamente pagati fanno davvero ben poco per salvaguardare il nostro patrimonio artistico e monumentale. Possibile mai che si denunciano coloro che puliscono i monumenti e non coloro che li imbrattano?"