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Cronaca

Ciclone Pisani: "Avvertiva un amico sulle indagini". Stima da Maroni

Ieri il blitz della Dia che ha portato al sequestro di società e ristoranti. I magistrati: "Pisani consapevole che i locali servivano al reimpiego delle ingenti somme di denaro derivante dalla commissione di reati"

Ieri lo scoppio della bomba. Ristoranti, pub e bar tra lungomare e Chiaia finiti sotto sequestro. Dietro di loro si nascondeva un'attività di riciclaggio e di usura gestita da personaggi vicini alla camorra. Risvolti clamorosi soprattutto sotto il profilo istituzionale dato che appare indagato Vittorio Pisani, capo della squadra mobile.

Sempre ieri il giudice per le indagini preliminari Maria Vittoria Foschini ha disposto il divieto di dimora a Napoli con l'accusa di favoreggiamento e rivelazione di segreto di ufficio. Avrebbe svelato a uno dei principali indagati, Marco Iorio, al quale è legato da rapporti di amicizia, l'esistenza dell'indagine avviata dalla procura di Napoli sul riciclaggio e il reinvestimento dei capitali illeciti. Una fuga di notizie che avrebbe consentito a Iorio di occultare all'estero parte del tesoro e di programmare la vendita a prestanome delle società di ristorazione.

Secondo i magistrati, Pisani era perfettamente consapevole del fatto che i locali servivano al reimpiego delle ingenti somme di denaro derivante dalla commissione di reati. Sullo sfondo, poi, il rapporto tra il dirigente della Mobile e il boss di Secondigliano Salvatore Lo Russo, suo confidente, al cui clan era riferibile parte del riciclaggio.

Intanto stima e fiducia in Pisani sono state espresse dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni nel corso di una telefonata con il capo della polizia, Antonio Manganelli. Lo stesso Manganelli ha avuto parole di apprezzamento per il funzionario. "Confermo stima e fiducia nel dottor Vittorio Pisani, che destinerò ad altro incarico per corrispondere alle determinazioni dell'autorità giudiziaria, nella quale ripongo altrettanta fiducia ed i cui provvedimenti rispettiamo incondizionatamente. In questo momentodesidero mandare un abbraccio affettuoso alle donne e agli uomini della Squadra Mobile di Napoli che, a prezzo di enormi sacrifici personali e delle loro famiglie e pur in presenza di risorse umane e strutturali non sempre adeguate alle necessità, hanno ottenuto negli ultimi anni, proprio sotto la guida del dottor Pisani, risultati straordinari". Il questore di Napoli Luigi Merolla, infine: "Siamo addolorati e amareggiati ma nutriamo massima fiducia in Pisani e siamo sicuri che si riuscirà a chiarire le accuse che speriamo siano frutto di un equivoco". (Ansa)

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