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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San giorgio a cremano

Violenza in Circumvesuviana, il Riesame: “Non c'è prova del dissenso della vittima”

Il legale della vittima: “Fisicamente ma soprattutto moralmente distrutta”

Cominciano a filtrare i primi stralci delle motivazioni del tribunale del Riesame sul caso della 24enne che ha denunciato di essere stata violentata nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano. Rifacendosi alle parole dei giudici dell'ottava sezione del tribunale delle Libertà, sembra che abbiano valutato la non sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per giustificare la misura cautelare ai danni dei tre indagati. “Non è raggiunta, allo stato degli atti, la soglia della gravità in ordine al dissenso alla consumazione dei rapporti”. Tradotto non è chiaro che il rapporto avvenuto nell'ascensore non sia stato consenziente. A convincere i magistrati sono le immagini delle telecamere di sorveglianza che sembrano essere la prova principe che non permette di stabilire con certezza che ci sia stata violenza.

Le motivazioni del Riesame

“I due indagati escono insieme alla ragazza perfettamente ricomposta nel vestiario, con il cellulare in mano e la borsa a tracolla in condizioni di apparente tranquillità. L'atteggiamento della giovane, soprattutto nei momenti successivi a quella che è stata denunciata come un'efferata violenta sessuale di gruppo appare, a chiunque esamini il filmato, in totale contrasto con un'esperienza di elevata traumaticità e drammaticità vissuta pochi attimi prima. Finendo per screditare anche l'eventualità di un dissenso sopravvenuto nel corso del rapporto”. Per i giudici non è credibile che il rapporto non fosse consenziente e non hanno avuto remore a metterlo nero su bianco. Intanto dal canto suo, il legale della 24enne, Maurizio Capozzo si dice preoccupato per le condizioni della sua assistita.

Le parole dell'avvocato della vittima 

“La decisione del Riesame apre nuovi scenari che la Procura valuterà, e se ci sono margini per ricorrere contro il provvedimento sono sicuro che lo farà. Per il momento mi preoccupo delle condizioni di salute della mia assistita che fisicamente ma soprattutto moralmente è distrutta. Le motivazioni del Riesame non vengono comunicate alla parte offesa del procedimento per cui non posso entrare nel merito della valutazione dei giudici. Prendo atto del fatto che abbiano ritenuto non veritiero il racconto della mia assistita sul quale continuo a non avere ragioni per dubitare. L'unico elemento di cui dispongo è la ricostruzione dei fatti compiuta dalla giovane che aveva trovato riscontro prima nel fermo dei tre indagati poi nella applicazione della misura cautelare” ha concluso il legale.

Parla il legale di uno degli indagati 

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