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Cronaca Poggioreale / Via Nuova Poggioreale

Appello dal carcere a Napolitano: "Voglio morire, mi conceda l'eutanasia"

Il giovane è affetto da un tumore cervico-midollare che lo sta consumando e che, per la sua gravità, richiede controlli e cure assidue

Un detenuto in gravi condizioni di salute a causa di un tumore, ha scritto una lettera al Capo dello Stato dove chiede l'eutanasia, in quanto sostiene che in carcere non possa essere curato a dovere.

L'appello è stato lanciato da Vincenzo Di Sarno, 35 anni, da oltre quattro recluso nel carcere di Poggioreale di Napoli per una condanna a 16 anni per omicidio per aver ucciso un cittadino extracomunitario a piazza Garibaldi dopo una furiosa lite. Più volte, in passato, Vincenzo ha chiesto la grazia al Capo dello Stato.

Maria Cacace, madre di Vincenzo, spiega: "Mio figlio non riesce più a vivere così, Napolitano gli conceda la grazia, prima che sia troppo tardi".

 Il giovane è affetto da un tumore cervico-midollare che lo sta consumando e che, per la sua gravità, richiede controlli e cure assidue. Ha già subìto due interventi chirurgici (alla testa e alla colonna vertebrale) che, però, non hanno debellato il male. "Era un ragazzone da 115 kg, alto 1,85, - fa sapere Maria - adesso ne pesa solo 53. Le cure di cui ha bisogno non gli possono essere praticate in carcere. Napolitano conosce le condizioni di mio figlio, sa come l'ha ridotto la malattia, l'ha visto durante una sua visita a Napoli. Vincenzo non può restare in carcere, ha bisogno continuamente di cure. Non sta più mangiando, - dice ancora Maria - sono molto preoccupata per la sua sorte perché non so se stia rifiutando il cibo per protesta o se, come temo, per l'inappetenza determinata dalla malattia. Bisogna fare presto, altrimenti morirà".

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