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Cronaca Giugliano in campania

"Discriminatorio il Campo Rom di Masseria del Pozzo a Giugliano": udienza in Tribunale

L'azione civile mira ad ottenere il riconoscimento in giudizio del carattere discriminatorio della decisione di creare "questo insediamento monoetnico, segregante e nocivo per la salute"

"L'8 aprile, al Tribunale di Napoli nord si terrà la prima udienza dell'azione civile contro la discriminazione, promossa da alcuni rom abitanti nel campo di Masseria del Pozzo". Lo rende noto l'associazione OsservAzione che da anni segue le vicende delle 400 persone residenti al campo di Giugliano in Campania.

"L'azione - spiega in una nota l'associazione -, sostenuta anche dall' European Roma Rights Center e prevista dal Dlgs 215/03 e dal Dlgs 286/98 mira a vedere accertato il carattere discriminatorio del comportamento del Comune di Giugliano in Campania di concerto con il Ministero dell'Interno che si è concretizzato nella realizzazione del campo per soli rom di Masseria del Pozzo nonché nella decisone di trasferivi per vivere quasi 400 persone (dai dati dell'ASL del 2013 furono censiti 393 abitanti di cui 245 minori e 148 adulti, diversamente dai documenti pubblici attuali si riferisce la presenza di 300 persone), sgomberate nel 2011 e da allora lasciate prive di un alloggio adeguato".

"Il campo rom di Masseria del Pozzo - si legge ancora - nasce nel 2013 per decisone dell'amministrazione locale, in persona del Commissario Prefettizio - all'epoca il Comune era commissariato - con il sostegno economico del Ministero dell'Interno. Il campo si trova in un luogo completamente isolato nell'epicentro dell'ex Resit ovvero una delle zone più inquinate del territorio campano. Al fine di accertare eventuali responsabilità penali, nel 2014, molti rom li residenti sostenuti da alcune associazioni hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord e le indagini sono tuttora in corso. L'azione promossa ha l'intento di ottenere un riconoscimento in giudizio del carattere discriminatorio della decisione dell'amministrazione di creare questo insediamento monoetnico, segregante ed in più gravemente nocivo per la salute delle persone ed inoltre di ordinare all'amministrazione di cessare tale comportamento, cercando soluzioni abitative alternative, realmente inclusive".

"Questo giudizio è importante perché per la prima volta in Campania - conclude la nota - si chiede ad un'autorità giudiziaria di accertare il carattere discriminatorio per la costruzione di un campo rom, a maggior ragione sito in una zona altamente inquinata, ma lo è in particolare in questo momento perché da poco, il 4 febbraio, il Ministro Alfano, il governatore della Campania De Luca e il Sindaco di Giugliano Poziello, con un protocollo di intesa, hanno si deciso di spostare gli abitanti di Masseria del Pozzo ma per costruire un altro insediamento monoetnico, per complessivi 1.300.000 euro, in spregio, di nuovo, alle indicazioni europee e nazionali reiterando il comportamento discriminatorio".

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