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Cronaca

RIFIUTI Videosorveglianza negli impianti di Terzigno e Chiaiano

Le telecamere saranno installate in tutti i punti di ingresso e uscita delle due discariche per monitorare gli automezzi e rendere possibile la tracciabilità dei rifiuti urbani della Regione Campania

Consentiranno di monitorare l'ingresso e l'uscita degli automezzi al fine di evitare conferimenti abusivi, le procedure avviate oggi dai tecnici del ministero dell'Ambiente e della Protezione Civile nel corso di un sopralluogo nelle discariche di Terzigno e Chiaiano. Le attività sono previste dal decreto ministeriale del 17 dicembre scorso che ha istituito il sistema di tracciabilità dei rifiuti Sistri.

Come già accaduto per Sant'Arcangelo Trimonte e Savignano Irpino, anche negli impianti di Terzigno e Chiaiano saranno installate le apparecchiature idonee a monitorare l'ingresso e l'uscita degli automezzi. Si tratta di apparecchiature di videosorveglianza installate nell'ambito dell'applicazione del Sistri/Sitra, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti speciali in tutto il Paese e dei rifiuti urbani della Regione Campania, previsto dal decreto ministeriale del 17 dicembre scorso.

"Abbiamo dato avvio anche nella provincia di Napoli al SISTRI/SITRA - ha detto l'assessore all'Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, al termine dei sopralluoghi - le telecamere di videosorveglianza nelle due discariche in Provincia di Napoli verranno installate in tutti e quattro i varchi di accesso. Come previsto dalla Legge entro ottobre le apparecchiature saranno operative. La nostra regione è la prima d'Italia a dotarsi di questo sistema che consentirà, da un lato, di snellire le procedure burocratiche trasportandole dal cartaceo a supporto informatico e dall'altro, di poter localizzare in ogni momento la posizione degli automezzi, individuando così eventuali percorsi o azioni 'sospetti'". "La gestione dei rifiuti è il campo sul quale le amministrazioni oggi devono fare la differenza per avere credibilità", ha aggiunto l'assessore all'Ambiente della Provincia di Napoli, Giuseppe Caliendo.

"La sfida da raccogliere oggi - ha osservato Caliendo - riguarda la tutela dell'ambiente attraverso la difesa della legalità. Questo vale in special modo per i rifiuti pericolosi che sono stati spesso oggetto di lucrosi traffici da parte di organizzazioni criminali causando disastri ambientali, come testimoniato dalle indagini condotte dalle Procure negli anni e che hanno evidenziato spesso la presenza di tombature di rifiuti di diverso grado di pericolosità e tossicità, coinvolgendo a macchia di leopardo l'intero territorio della Regione Campania, mettendo in serio pericolo la salute pubblica".

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