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Cronaca

Corteo di auto delle scuole guida a passo d’uomo: protesta a via Argine

Nei pressi della Motorizzazione Civile

Un lungo corteo di auto delle scuole guida di Napoli e provincia procederà a passo d’uomo domani mattina, a partire dalle 8:30, lungo via Argine e le strade limitrofe agli uffici della Motorizzazione Civile. Una protesta, indetta dai titolari delle autoscuole appartenenti alla Confarca (confederazione che rappresenta oltre 2.500 scuole guida in tutta Italia), contro gli esami in conto privato e i problemi relativi al malfunzionamento del sistema del riconoscimento facciale dei candidati, novità introdotta quest’anno dal Ministero e che nel capoluogo campano che fa slittare fino a 30 giorni la data della seduta d’esame. Criticità, denunciano i titolari delle autoscuole napoletane, che gravano sulle loro tasche. “Il nostro margine di guadagno è compromesso – spiega Pietro Risiti, presidente provinciale di Confarca Napoli – Le sedute di esame in conto privato e lo slittamento degli esami per il mancato riconoscimento facciale, che avviene previo pagamento di una pratica amministrativa ed il cambio della foto sul terminale della Motorizzazione, riducono al minimo i nostri introiti”. Le sedute di esame a Napoli non vengono più garantite in conto Stato, denunciato i titolari delle autoscuole: per le sedute, gli operatori chiedono il conto privato, che può costare a partire da 150 euro a sessione. “Un’anomalia tutta napoletana, è da tempo ormai che il territorio di Napoli e provincia viene riconosciuta la sola formula a conto privato, la quale comporta il pagamento di spese per la visione straordinaria da parte degli esaminatori che vanno ad aggravare i nostri costi”, spiega Risiti. “Le sedute in conto Stato non vengono garantite, quindi siamo costretti a pagare straordinari”. Stesso discorso vale anche per i centri di revisione per i mezzi pesanti, le cui pratiche – con costi che superano anche le 300 euro a sessione - vengono sempre anticipate dalle scuole guida. Infine, il riconoscimento facciale, introdotto in Italia da gennaio 2023, che a Napoli stenta a decollare. Alcuni candidati infatti non vengono riconosciuti dal sistema e vengono rimandati a casa nonostante – denuncia la Confarca - sia possibile ovviare al problema con il riconoscimento manuale.

“La circolare della Motorizzazione prevede che in caso di anomalie da parte del sistema, i candidati dovrebbero essere inseriti nella prima seduta d’esame utile, ma ciò a Napoli non avviene”. Le spese per le sedute in conto Stato e quelle straordinarie per il mancato riconoscimento dei candidati vanno ulteriormente ad aggravare le autoscuole, le quali si vedono costrette a sborsare di tasca propria tali spese, senza alcun margine di guadagno. “Da mesi manca il dialogo con la Motorizzazione Civile, vogliamo incontrare il dirigente di via Argine per aprire un tavolo continuo di confronto per risolvere le problematiche della motorizzazione” conclude Risiti.

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