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Cronaca Acerra

Il vescovo Di Donna: "Nella Terra dei Fuochi si continua a morire"

"Occorre mantenere alta la vigilanza sulla questione ambientale nei nostri territori e ricordare i tanti nostri cari, molti in giovanissima età, morti di tumore"

"Nonostante gli sforzi, dobbiamo purtroppo constatare che si procede molto lentamente e, mentre le risposte tardano a venire, tra la gente ci si continua ad ammalare e morire". Questa la forte denuncia, in tema di Terra dei Fuochi, che arriva dal vescovo di Acerra Antonio Di Donna. In queste ore, si legge su L'Avvenire, si tiene l'incontro annuale sulla "Questione ambientale". Lo scopo, fa sapere Di Donna, è "mantenere alta la vigilanza sulla questione ambientale nei nostri territori, per verificare i passi fatti (pochi) negli ultimi 12 mesi, e quelli da fare (tanti) in futuro; e soprattutto ricordare i tanti nostri cari, molti in giovanissima età, morti di tumore in questo anno".

Il vescono ha inoltre annunciato l'istituzione di una Consulta diocesana "affinchè l'educazione alla salvaguardia del Creato entri nei cammini di educazione alla fede sin dall'infanzia". E a chi dice che i dati sono "a norma": "Anche un solo bambino morto di cancro è fuori dalla norma".

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