Vertenza Whirlpool, scatta lo sciopero nazionale di 16 ore
Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato 16 ore di fermo. Le prime 8 ore avranno articolazione territoriale con presidi davanti agli stabilimenti, le altre 8 si terranno in occasione della mobilitazione nazionale
Scatta lo sciopero nell'intero gruppo Whirlpool, dopo la comunicazione ieri al Mise a proposito della dismissione da ottobre dello stabilimento di Napoli. Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato 16 ore di fermo. Le prime 8 ore avranno articolazione territoriale con presidi davanti agli stabilimenti, le altre 8 si terranno in occasione della mobilitazione nazionale che verrà definita nelle prossime settimane.
"Riteniamo gravissima e inaccettabile - sottolineano i sindacati - la iniziale conferma di Whirlpool di voler chiudere Napoli il 31 marzo prossimo e insufficiente la mediazione del Governo che è riuscita solo a spostare il termine al 31 ottobre".
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"Il governo è stato incapace di trovare una soluzione alla vertenza, solo una delle 161 ancora aperte al Mise, che sta mettendo in ginocchio oltre 420 lavoratrici e lavoratori - sono le parole del segretario generale Fim Cisl Campania, Raffaele Apetino - La situazione è il risultato delle troppe passerelle elettorali in Campania ma a pagarne le spese sono solo i lavoratori".
"La desertificazione del lavoro in Campania non solo mortifica la dignità dei lavoratori, che non hanno bisogno del reddito di cittadinanza, ma offre manodopera all'illegalità che è sempre in cerca di nuovo personale. Noi non possiamo e non dobbiamo permettere che la nostra Regione venga sempre trattata dal governo come fanalino di coda circa i problemi del lavoro e posta in cima alle priorità solo in campagna elettoral", ha proseguito Apetino, ricordando "le false promesse" elettorali fatte dall'ex Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.