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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Chiaiano / Via Tirone

Solidarietà a (R)esistenza: successo per la vendemmia 'abusiva' al Fondo di Chiaiano

Associazioni, comitati, rappresentanti di Libera da tante città, famiglie con bambini: in tanti alla Selva Lacandona al fianco della Cooperativa dichiarata "abusiva". "Non ce ne andremo, non lasceremo campo libero alla camorra"

Successo per la vendemmia "abusiva" tenutasi ieri alla Selva Lacandona di Chiaiano, il bene agricolo confiscato alla malavita organizzata 13 anni fa e rimasto sostanzialmente abbandonato, in mano ai clan, per molto tempo, finché la gestione del fondo rustico non è stata data in concessione diretta dal Comune e dalla Municipalità (nell'attesa di realizzare un bando pubblico per l'assegnazione) agli attivisti della Cooperativa (R)esistenza Anticamorra, nata da un'associazione molto attiva per la legalità nel territorio di Scampia e Chiaiano.

Fu così che, finalmente, i 14 ettari di pescheto e vigneto dedicati dagli attivisti alla memoria di Amato Lamberti, hanno ripreso a vivere, diventando in poco tempo una realtà sociale, solidale e produttiva. Un presidio di legalità e riscatto. Un luogo che accoglie minori a rischio, sei detenuti in affidamento al lavoro, 350 ragazzi da tutta Italia che nel periodo estivo fanno formazione e lavorano, dove si produce la prima falanghina anticamorra e le pesche della legalità presenti nel progetto "Facciamo un Pacco alla Camorra". 

La concessione comunale alla Cooperativa è stata però, pochi giorni fa, dichiarata illegittima e quindi revocata dal Tar, su ricorso partito dall'associazione "Genitori Democratici Napoli". Gli attivisti, quindi, dovrebbero ora lasciare il bene agricolo fino alla realizzazione di un bando pubblico.

La Cooperativa però non è disposta a cedere: "Siamo stati accusati di essere una vera azienda agricola e non una onlus, ma non è vero. Anche se il Tar stabilisce che siamo abusivi non ce ne andremo - spiega Ciro Corona, presidente della Cooperativa -. Non lasceremo di nuovo campo libero alla camorra. Resteremo qui fino all'esito dell'assegnazione definitiva tramite bando pubblico e quindi finché questo posto non sarà di nuovo custodito ".

La possibilità, quindi, che la malavita rimetta le mani sul Fondo confiscato è la preoccupazione più grande di questi ragazzi, che non si arrendono e continuano a combattere. Non da soli. Tanti, infatti, i messaggi e le dimostrazioni di solidarietà agli attivisti giunti da tutta Italia dai presidi di Libera, dalle associazioni studentesche, da quelle antimafia e da singoli cittadini. Centinaia. Anche ieri, per la vendemmia che si è presto trasformata simbolicamente in "abusiva" c'erano tante persone arrivate da molte città d'Italia (tra cui esponenti dei presidi di Libera e del movimento delle Agende Rosse) oltre ai cittadini e ai movimenti di Napoli e provincia . Tante le famiglie con bambini.

"Siamo qui per esprimere solidarietà agli attivisti di (R) esistenza, ma anche per insegnare ai nostri figli che è compito anche loro difendere il nostro territorio, curarlo e tutelarlo" ci racconta, col sorriso, qualche genitore, mentre osserva i figli giocare nel vigneto e fare a gara a chi raccoglie più uva.

Una giornata di festa, dal forte risvolto sociale.

Vendemmia "abusiva" al Fondo "Amato Lamberti" - foto V. Graniero

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