Covid, variante indiana: negativi gli esami su due casi sospetti a Napoli
A condurle l’Azienda Ospedaliera dei Colli in sinergia con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e con il Tigem
L’Azienda Ospedaliera dei Colli comunica che, dalla verifica del sequenziamento di due campioni di soggetti positivi al Covid-19, provenienti dalla Asl Napoli 1, non è emersa alcuna variante indiana.
Gli esami di controllo, chiesti dal’Istituto Superiore di Sanità, rientrano nelle attività di monitoraggio sulla diffusione di eventuali varianti del virus Sars-Cov-2 promosse dalla Regione Campania e condotte dall’Azienda Ospedaliera dei Colli in sinergia con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e con il Tigem.
A Capodichino sono stati intensificati i controlli e verranno fanni tamponi e sequenziamenti serrati anche nella comunità indiana presente a Napoli, Caserta e Salerno.
Variante indiana Covid: la sua pericolosità
La famigerata variante indiana (B.1617), che sta causando oltre 300mila contagi giornalieri e un numero altissimo di decessi, è già presente in due casi acclarati a Vicenza. “Ha un alto indice di contagiosità” e potrebbe “in qualche modo sfuggire al vaccino”, ha spiegato il professor Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, a Sky TG24 durante Buongiorno, ma in questi casi è bene essere cauti prima di parlare di varianti capaci di eludere i vaccini, attendendo studi clinici accurati.