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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ercolano

14 usurai del napoletano fermati stanotte dai carabinieri

La scorsa notte i carabinieri hanno eseguito 14 ordini di custodia cautelari a usurai del Napoletano. I militari hanno identificato 40 vittime. I tassi usurari variavano tra il 120 ed il 240% annuo, i pagamenti in contanti e con cadenza mensile pena maltrattamenti e torture

Sferzata notturna contro l'usura nel napoletano. La notte passata sono state eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Napoli quattordici ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica.

Le custodie sono state emesse nei confronti di quattordici usurai che agivano da molti anni nel capoluogo campano, nonché in alcuni comuni della provincia ed anche nel Salernitano.

L'operazione è stata denominata Dracula, perché gli arrestati “succhiavano il sangue” alle loro vittime e si è basata su indagini svolte dalla Tenenza dei carabinieri di Ercolano, a partire dall'agosto 2007.

Le indagini dei militari sono cominciate a seguito della denuncia di una donna di Ercolano rivoltasi a vari usurai per aiutare i genitori nel finanziare le cure mediche del fratello, malato di tumore. 

Le ricerche si riferiscono agli anni 1992-2008 e riguardano due gruppi familiari (uno dei quali legato da parentela al clan Birra di Ercolano e l'altro capeggiato da una donna appartenente ad una famiglia storica di usurai del quartiere San Giovanni a Teduccio, a Napoli), nonché altre persone che agivano singolarmente, una delle quali vicina al clan Ascione di Ercolano.

I carabinieri, grazie anche a perquisizioni e sequestri di appunti e documenti, sono riusciti ad identificare complessivamente 40 vittime, nessuna delle quali aveva denunciato di essere stata vittima di usura. Di queste persone, circa l'80 per cento, una volta contattato dai carabinieri, ha poi confermato quanto era emerso dalle indagini.

La maggior parte delle vittime (impiegati, piccoli commercianti, privati ed anche due vigili urbani) contraevano debiti per stato di indigenza familiare, difficoltà nella gestione delle aziende, ma anche per esigenze voluttuarie (qualcuno perfino per permettersi una vacanza). Alcune persone si erano indebitate a seguito di forti perdite al gioco d'azzardo. I tassi usurari variavano tra il 120 ed il 240% annuo, per richieste di liquidità oscillanti da poche centinaia di euro a somme molto più consistenti (20-30.000 euro) che si moltiplicavano vorticosamente in breve tempo, sino al collasso delle vittime.

I pagamenti avvenivano sempre in contanti e con cadenza mensile. In caso di inadempienza, oltre alle minacce verbali, alcune vittime ed i loro familiari venivano percosse dagli aguzzini, talora dopo essere stati trasportati in luoghi isolati e sottoposti a vere e proprie torture, che avvenivano sotto gli occhi dei familiari, costretti ad osservare senza poter reagire. In una circostanza. l'anziano padre della donna di Ercolano dalla cui denuncia è scaturita l'inchiesta, fu accompagnato a ritirare la pensione all'ufficio postale e sul momento gli venne trattenuta una somma di denaro in contanti.

Le persone coinvolte nell'inchiesta sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all'usura ed all'estorsione, lesioni, violenza privata, nonché singoli episodi usurari ed estorsivi.

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