Usura, 14 famiglie su 100 sotto scacco per fronteggiare la crisi

Napoli, in preoccupante crescita il fenomeno dell’usura. Cime riferisce Rosaria Capacchione dalle pagine de Il Mattino, la stima delle famiglie partenopee che fanno ricorso agli usurai per far fronte alla crisi è di 14 su cento.

Si tratta di usurai che non sono più quelli di una volta, di quartiere con il quaderno “nero” su cui appuntare numeri e nomi, ma di gente che cede direttamente alla malavita i crediti rimasti insoluti, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili.

Le difficoltà economiche crescono per i nuclei familiari e questo spinge molti a chiedere prestiti prima in banca e poi agli usurai, quando le banche non accettano di prestare denaro. Come si legge ancora sul quotidiano cittadino, la denuncia del rapporto di «Sos impresa» del 2011 non lascia spazio ad equivoci sulla situazione generale: 357mila attività commerciali sparite negli ultimi 11 anni di cui 100mila a causa dell’usura. Si parla ovviamente solo per stime, visto che i dati ufficiali (che si ricaverebbero da denunce) sono molto pochi rispetto alla realtà (solo 53 le denunce registrate a Napoli lo scorso anno, a fronte di cifre senza dubbio di gran lunga maggiori).

In Campania, infatti, livello e distribuzione del reddito sono ben al di sotto della media nazionale e oltre il 35 per cento delle famiglie (in una osservazione che tiene conto degli anni 2010-2011) napoletane sono da considerarsi “relativamente povere”. Entrando nello specifico delle difficoltà, il rapporto con l’usura diventa ancora più chiaro: circa il 30 per cento delle famiglie non arriva alla fine del mese con i soldi guadagnati, né può far fronte a spese impreviste. Tutto questo e molto altro, fanno di Napoli la “maglia nera” del rischio usura, che per altro, quando è “sistemica” è anche collegata a stretto filo con la criminalità organizzata.