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Unico Campania non sarà cancellato. Vetrella: "Solo falsità"

L'assessore regionale ai Trasporti: "La tariffa integrata resta come prima, anzi arricchisce l'offerta di biglietti a disposizione degli utenti così come richiesto sia dalle aziende di trasporto che dalle associazioni dei pendolari"

"La delibera con la quale si è stabilita l'istituzione dal 1 gennaio prossimo di nuovi titoli di viaggio validi solo sui mezzi delle singole aziende non cancella affatto la tariffa integrata "Unicocampania", che resta come prima, ma anzi arricchisce l'offerta di biglietti a disposizione degli utenti, così come richiesto sia dalle aziende di trasporto che dalle associazioni dei pendolari". Lo ha spiegato l'assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella.

"I nuovi ticket scontati rispetto a quelli integrati vengono incontro alle richieste di quei cittadini che si servono normalmente anche di più mezzi, ma di una sola società, e che dunque non avevano interesse a pagare di più per ottenere un vantaggio - quello della tariffa integrata per l'utilizzo di due o più bus o treni delle diverse aziende - di cui non beneficiavano. Pagavano insomma un servizio che però non utilizzavano. In più, questi nuovi ticket favoriranno anche le aziende che ne incasseranno integralmente i ricavi, e la lotta all'evasione, in quanto saranno le stesse aziende ad avere maggior interesse a far pagare questi ticket e dunque a controllarli".

"È del tutto destituita di ogni fondamento, dunque - prosegue ancora l'assessore - l'affermazione del direttore del Consorzio Unicocampania e di alcuni esponenti politici dell'opposizione che la delibera segni la fine della tariffa integrata e che questi nuovi biglietti produrranno il collasso delle aziende. Affermazioni del tutto gravi e pretestuose, e soprattutto non consone al ruolo esclusivamente tecnico che dovrebbe svolgere il direttore, in quanto fatte in un incontro nel quale sono intervenuti anche rappresentanti politici". "Il direttore - continua l'assessore regionale - dovrebbe spiegare piuttosto come mai in dieci anni di centrosinistra la gestione del Consorzio ha prodotto una voragine di 13 milioni e mezzo l'anno, interamente a carico della Regione, e quindi dei cittadini campani, tanto che più volte numerose aziende hanno minacciato di ritirarsi dal Consorzio stesso. La verità è che anche questa uscita sembra l'ennesimo tentativo di distogliere l'attenzione sui veri responsabili della crisi dei trasporti, e uno sfogo di chi ancora non si vuol rendere conto che è finito il tempo degli sprechi e delle inefficienze, che sono stati portati avanti per anni, e che ci hanno costretti a fare i conti con un buco enorme nei bilanci delle aziende di trasporto regionali, con ripercussioni gravissime sui servizi di trasporto offerti ai cittadini e sui lavoratori. Tutto quanto stiamo affrontando in questi mesi, le corse soppresse, i ritardi nei pagamenti ai lavoratori, la mancanza di liquidità delle aziende, sono purtroppo conseguenza - mi spiace doverlo ripetere ancora una volta - della politica dissennata di un sistema di cui ha fatto parte anche il Consorzio Unicocampania così come concepito, e che dunque, assieme al necessario risanamento e rilancio delle aziende, deve essere assolutamente riformato, garantendo comunque in ogni caso la continuazione della tariffa integrata". (Ansa)



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