Unesco su Pompei: ancora due anni, poi nella lista dei 'patrimoni mondiali in pericolo'
Ancora poco tempo: in un dossier si evidenziano tutte le criticità e si ritengono cruciali i prossimi 48 mesi per verificare la qualità delle inziative in corso per mettere in sicurezza il sito archeologico
Unesco severa sulla gestione di Pompei: molte le zone a rischio degrado, ma per adesso l'organizzazione che tutela i patrimoni storici e artistici mondiali, non inserirà il nostro sito archeologico tra i 'patrimoni in pericolo'.
Sospensione di giudizio definitivo, spiega Vincenzo Esposito dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno, per ancora 48 mesi: "due anni cruciali per dimostrare l'efficacia delle iniziative in corso".
L'unesco, intanto, proseguirà con le ispezioni e "se per qualsiasi motivo, le iniziative in corso non riescono a fornire sostanziali progressi nei prossimi due anni, il Centro del Patrimonio Mondiale e gli Organi consultivi chiederanno al comitato di esaminare l'iscrizione di Pompei nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo già nel 2015".
Tempo, quindi, e un po' di fiducia per il 'Grande Progetto Pompei' messo in campo e l'utilizzo dei finanziamenti previsti per l'area. Le criticità evidenziate nel dossier Unesco sono comunque tante: dalle infiltrazioni idriche che causerebbero la maggior parte dei crolloi alla mancanza di sorveglianza nonostante la enorme mole di turisti, fino all'assenza di manutenzione per affreschi e mosaici che rischiano di essere compromessi in modo irrimediabile.