Il ras del clan Gionta, Umberto Onda ha preso a pugni un agente della penitenziaria
Detenuto al 41bis, l'ergastolano ha picchiato un secondino nel carcere di Torino Vallette
Un pugno in pieno volto che è valso al malcapitato dei punti di sutura e dieci giorni di prognosi. Il ras del clan Gionta, Umberto Onda, ha aggredito un agente della penitenziaria nel carcere di Torino Vallette. Il 49enne ergastolano ha picchiato il poliziotto provocandogli una ferita al sopracciglio. Onda è detenuto al 41bis dove sta scontando tre condanne all'ergastolo. Per motivi ancora da stabilire, si è reso protagonista di una grave aggressione all'interno del carcere torinese. Solitamente il penitenziario non ospita detenuti di tale pericolosità e per questo è sono partite le proteste da parte dei sindacati della penitenziaria. La notizia è stata data da Torinotoday che ha dato conto anche delle preoccupazioni del'Osapp.
"Il problema è divenuto serio e incontrollato - attacca Leo Beneduci del sindacato di polizia penitenziaria -. I detenuti hanno probabilmente percepito una grande falla del sistema e hanno ben capito che gli agenti, all'interno dell'istituto, non hanno difese né tutele in nessuna condizione. Troppi messaggi contraddittori generano caos e delegittimazione del personale di polizia penitenziaria che sembrerebbe essere umiliato per l’assenza di provvedimenti concreti verso i detenuti. Il personale è stanco di subire invettive gratuite dai detenuti che sembrerebbero agire in tale modo perché impuniti. Chiediamo a gran voce che l’azione disciplinare abbia il suo corso affinché i detenuti rispettino le regole interne e questo a garanzia dell’ordine e della sicurezza. Questa situazione è intollerabile, non può più tardare un energico intervento del capo del Dap Renoldi e della guardasigilli Cartabia prima che accada qualcosa di davvero irreparabile" ha concluso il sindacalista.