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Cronaca Torre del greco / Vicolo Bufale

Pietro, sparato "per gioco": il padre dell'omicida consegna la pistola alla polizia

L'arma non era stata trovata dai due ragazzini in vico Bufale, come inizialmente raccontato, ma era dell'uomo, scomparso da due giorni. La sua posizione è ora al vaglio degli inquirenti

Clamorosa svolta nel caso della morte di Pietro Spineto, il 18enne di Torre del Greco ucciso durante un tragico "gioco" con un suo amico di 15 anni lo scorso sabato, in vico Bufale.

È stata ritrovata la pistola usata da 15enne e da cui sarebbe partito il colpo mortale. Ad indicare il posto dove era stata nascosta l'arma è stato il padre del minore accusato di omicidio colposo: l'uomo, irreperibile dall'accaduto, si è presentato oggi alla polizia. L'arma, secondo i primi racconti "trovata" dai due ragazzini, era in realtà del padre del più giovane dei due.

L'uomo, formalmente non indagato, era stato cercato per tutte le giornate di domenica e di ieri. Gli agenti erano convinti che potesse conoscere particolari importanti per le indagini. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti. Per il 44enne - con alcuni precedenti alle spalle - si profila l'accusa di detenzione e porto illegale di arma clandestina: la pistola, nascosta nel cortile di una scuola elementare di Torre del Greco, aveva la matricola abrasa.

Saranno le verifiche attualmente in corso da parte della polizia scientifica ad accertare se la pistola sia proprio quella che ha sparato. Intanto l'autorità giudiziaria ha liberato la salma di Pietro Spineto rendendo possibile i funerali del giovane. Questo mentre stamane, alla presenza del pm della procura dei minori, gli inquirenti avevano nuovamente ascoltato il 15enne. Il suo avvocato lo descrive come "un ragazzo distrutto che in più di una circostanza è scoppiato a piangere".

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