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Cronaca

Uccisa dal figlio adottivo, chi era Filomena Galeone

Stimata psichiatra di 61 anni, esperta in neuropatologie da invecchiamento e da Alzheimer

La dottoressa Filomena Galeone lavorava all'Asl di piazza Nazionale. Si occupava di coordinare in qualità di psichiatra l'Unità operativa di assistenza agli anziani del Distretto 33, con ottimi risultati. Era specializzata in particolare nelle neuropatologie da invecchiamento e da Alzheimer. Era apprezzata e stimata da tutti. La sua morte prematura, per mano del figliastro sulla rampe San Giovanni Maggiore, ha lasciato senza parole coloro che ogni giorno lavoravano a stretto contatto con la dottoressa.

La lite e poi l'omicidio

A togliere la vita alla 61enne, al culmine di una lite, scoppiata per motivi in via di accertamento, il figlio adottivo, un 17enne di origini lituane, forse affetto da problemi psichici. Filomena è stata colpita con diversi fendenti nell'appartamento dove vivevano, in via Rampe San Giovanni Maggiore, a pochi passi dalla centralissima via Mezzocannone, ieri sera. Il giovane è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto disposto dal pm di turno.

A dare l'allarme, lo stesso ragazzo, intorno alle 19 che, come raccontato da alcuni testimoni presenti in zona in quel momento. Si sarebbe affacciato dal balcone urlando: "Ho ucciso mia madre, andrò all'inferno", per poi barricarsi in casa. Si è reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco, che hanno fatto ricorso ad una scala per arrampicarsi al primo piano del palazzo e raggiungere attraverso la finestra l'abitazione. 

Omicidio rampe San Giovanni Maggiore - foto Ansa

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