Sgominata la banda delle truffe agli anziani: colpi da mezzo milioni di euro
Trentuno gli indagati, quasi tutto di Napoli e del suo hinterland, per raggiri avvenuti in tutto il Paese
Ottantotto tra truffe ed estorsioni ai danni di anziani: è quanto è emerso dall'operazione “Porta a porta” partita da Reggio Emilia e poi ampliatasi all'intero Paese. Le persone indagate sono 31, ritenute responsabili a vario titolo dei reati di estorsione, rapina, aggravata in danno di persone anziane o comunque in condizioni di minorata difesa, violenza privata e circonvenzioni di incapaci. La maggior parte di esse è di Napoli o dell'hinterland partenopeo, ma i raggiri sono avvenuti in tutta Italia.
L'organizzazione si avvaleva di un rodato sistema per raggirare le vittime: alcuni fornivano auto, alloggi, telefoni e sim card, e facevano le chiamate; altri avevano il compito di esattori, presentandosi nelle abitazioni dei malcapitati pensionati per riscuotere il denaro. In alcuni casi, spiegano gli inquirenti, la truffa è diventata a tutti gli effetti una rapina. Quando le vittime si accorgevano del raggiro in atto e si rifiutavano di fornire denaro, venivano derubati sotto minaccia.
I malviventi avrebbero depredato anziani per circa mezzo milione di euro, con la media di 4mila euro a colpo eccetto uno da 100mila euro, in cui avevano derubato un'anziana di gioielli.
Le forze dell'ordine hanno segnalato alcune intercettazioni come particolarmente crude: le vittime erano in lacrime per la fine dei loro congiunti a loro prospettata dai truffatori se non avessero pagato. In un caso, l’anziana vittima ha urlato dal balcone ai malviventi di ridarle almeno la fede del marito morto.