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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

La camorra si dà anche alle truffe agli anziani: due arresti a Bologna

I due, cugini napoletani di 25 anni, erano gli emissari della banda. Il gruppo telefonava fingendo l'arresto di un parente della vittima, chiedendo duemila euro per il rilascio. 14 colpi andati a segno. Versavano il 60% al clan di Casoria

L'indagine denominata "Avvoltoio", condotta dai Carabinieri di Bologna ha portato all'arresto di due cugini napoletani, 25 anni entrambi, prelevati all'alba dai militari. I due facevano parte di una banda di truffatori che scrutava gli elenchi delle pagine bianche e individuava tra i cittadini bolognesi le vittime, anziane, dei loro raggiri. Telefonavano e informavano dell'arresto di un parente, coinvolto in un incidente stradale. Chiedevano una certa cifra - tra i 2.000 e i 2.500 euro, a volte accettavano anche gioielli - per il rilascio (ricordiamo che in Italia il rilascio su cauzione non esiste). Quattordici colpi andati a segno, tutti nell'area metropolitana bolognese, tutti a persone tra i 74 e i 94 anni. I due cugini arrestati erano gli emissari-riscossori: alloggiavano in alberghi in città. 

La banda di truffatori, che utilizzava stratagemmi collaudati per rendersi credibile (passare il telefono da un presunto 'avvocato' a un presunto 'maresciallo'), era in realtà legata al clan Marsicano-Esposito di Casoria. Nelle casse del clan finiva il 60% del bottino delle truffe. "Andavano a colpo sicuro perché la telefonia fissa è adoperata soprattutto da anziani", spiega il luogotenente Salvatore D'Elia a BolognaToday. I due napoletani arrestati dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. 

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