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Cronaca

Trapiantati veri, ma rimborsi per visite false: nei guai 17 persone

Le accuse nei confronti di componenti di un'associazione napoletana: associazione per delinquere, truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale e contraffazione di documenti

Diciassette ordinanze di custodia sono state eseguite dai carabinieri dei Nas nei confronti di componenti di un'associazione napoletana di trapiantati epatici che ottenevano rimborsi per visite all'estero mai effettuate. Per 15 persone sono stati disposti gli arresti domiciliari, per altri due l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco, della sezione reati contro la Pubblica amministrazione. Le accuse contestate nelle ordinanze sono di associazione per delinquere, truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale e contraffazione di documenti.

Secondo quanto emerso dalle indagini i trapiantati si facevano rimborsare visite presso strutture all'estero in realtà mai svolte presentando falsa documentazione. L'ammontare della truffa sarebbe di oltre 1 milione di euro e le persone coinvolte avrebbero ottenuto rimborsi di 2000 euro al mese. (Ansa)

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