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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Chiaia / Via Mergellina

Truffa dello specchietto ai danni di anziani: arrestato estorsore

Insieme ad un complice già arrestato a novembre, aveva simulato di essere stati colpito da autovetture in transito, alla cui guida c'erano sempre ultraottantenni, facendosi consegnare diverse centinaia di euro

I carabinieri hanno individuato e arrestato il secondo autore/attore di 2 estorsioni ai danni di ottantenni partite da “truffe dello specchietto”.

Un colpo sulla carrozzeria di vetture in transito scelte tra quelle guidate da anziani signori, un orologio da polso rotto e inchiostro rosso su polso e mano sinistra poi la drammatica messa in scena con urla e l’esibizione del braccio sporco di finto sangue e l’orologio già precedentemente in frantumi. A seguire tanto di recriminazioni e inviti all’attenzione, e infine la richiesta di risarcimento diretto per fare subito ed evitare l’aumento della polizza. Immancabili, per chiudere, le minacce esplicite davanti al tentennare delle vittime.

Questo il “teatrino”, spiegano le forze dell'ordine, con il quale due soggetti già noti alle forze dell'ordine avevano messo in piedi una fitta “tournée” di finti sinistri stradali, le cosiddette “truffe dello specchietto”, truffe che nelle fase esecutiva si erano trasformate in estorsioni e che i carabinieri di Posillipo hanno perseguito con l’identificazione e l’arresto in due fasi, a novembre e oggi, dei malfattori teatranti.

A finire in manette oggi, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli, un 35enne napoletano.

Nel corso di indagini coordinate dalla Procura di Napoli, i militari dell’arma hanno identificato l'uomo come il complice del 36enne arrestato nel novembre 2014 per gli stessi episodi estorsivi.

Nei mesi di maggio e giugno 2014, i due avevano simulato di essere stati colpiti da autovetture in transito mentre percorrevano a piedi via Cilea e via Mergellina da vetture, oculatamente selezionate, alla cui guida c’erano immancabilmente ultraottantenni. Simulando le ferite, avevano costretto le vittime a consegnare 300 euro in denaro contante e un assegno da 400 euro in un caso e 200 euro nel corso del secondo reato.

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