
Trucco del pongo (foto Cinquequotidiano)
Ecco la “truffa del pongo”, l'ultimo raggiro ai danni degli automobilisti
Non solo si rinnova la famigerata truffa dello specchietto, ma fa capolino un nuovo potenziale classico tra i raggiri stradali: una pallina di pongo può costare alla vittima centinaia di euro
Non c'è pace per gli automobilisti. Non solo i truffatori pare abbiano messo a punto una versione ancora più articolata della famigerata “truffa dello specchietto”, ma – a quanto pare – esiste una new entry in fatto di raggiri stradali.
Si tratta di quella che è stata definita la truffa del “pongo”. Vediamo come funziona. Mentre si è alla guida sorpassando un'auto, si sente un rumore secco – come se un sasso avesse colpito la propria vettura. Subito dopo, la macchina sorpassata inizia a lampeggiare. A quel punto la “vittima” si ferma, prestando il fianco al raggiro: il conducente dell'auto sorpassata insiste che lo sportello dell'altra vettura si è aperto durante il sorpasso, danneggiandogli la macchina.
Che la vittima ci creda o meno, sul fianco della sua vettura pare esserci una prova inequivocabile dell'incidente, una striscia bianca lunga almeno cinquanta centimetri. Del resto, l'altra auto appare effettivamente danneggiata. È una truffa: semplicemente, è stata lanciata una pallina di pongo contro la portiera dell'auto della potenziale vittima così da creare la “striscia bianca”, questo mentre l'autore del raggiro è al volante di una macchina già danneggiata.