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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Pompei

Pompei, corsi di formazione fantasma: 266 indagati. Truffa ai danni dello Stato

Danno erariale pari a circa 700 mila euro. Le lezioni sarebbero servite a pagare ore di straordinario non retribuite anni fa. Deferito alla procura della Repubblica di Torre Annunziata il direttore amministrativo pro tempore, Luigi Crimaco

La Guardia di Finanza ha deferito alla procura della Repubblica di Torre Annunziata il Direttore Amministrativo pro tempore, Luigi Crimaco e 265 dipendenti della Soprintendenza di Pompei a conclusione di una indagine relativa alla realizzazione di un corso di aggiornamento per il personale che avrebbe determinato un danno erariale quantificabile in 700 mila euro. Il reato ipotizzato è di concorso in truffa ai danni dello Stato.

La Guardia di Finanza ha accertato infatti che i fondi stanziati dalla Soprintendenza di Pompei per la realizzazione del corso – non autorizzato dal Ministero per i Beni Culturali - sarebbero stati utilizzati per retribuire un debito, ormai prescritto, maturato per il mancato pagamento di ore di straordinario vantate dai dipendenti ed effettuate nel periodo compreso tra il 1988 ed il 1996.

Tra le anomalie riscontrate: frequentavano il corso di formazione a loro destinato durante il normale servizio di vigilanza, anche nei turni notturni e festivi, presso gli scavi di Pompei e non in apposite aule o comunque in ambienti predisposti per la frequentazione di un corso, mettendo anche a rischio la loro stessa attività.

"Alcuni dipendenti – ha spiegato il procuratore di Torre Annunziata, Diego Marmo - hanno sostenuto molti più moduli di corso rispetto ad altri, sebbene l'attività formativa avesse riguardato gli stessi contenuti didattici. Il numero di moduli elaborato ha dato diritto ad un compenso, differenziato proprio in base al numero di lezioni sostenute, perfettamente pari a quello spettante per le ore di straordinario".

Tutto questo avveniva "non solo presso gli scavi di Pompei, ma anche nei siti archeologici di Ercolano, Boscoreale, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, presso i quali erano applicati i dipendenti addetti alla vigilanza della Soprintendenza e percettori delle indennità frodate all'Ente". "In alcuni casi – ha concluso il procuratore - i coordinatori incaricati alla predisposizione dei corsi ricoprivano anche il ruolo di discenti, percependo quindi un doppio compenso. Infine, i test valutativi di fine corso non sono stati mai corretti o valutati"

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