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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Trasporti a Napoli nella Fase 2: 100 persone in Metro per corsa, 40 in funicolare, 20 sui bus

L’amministratore unico Anm Pascale illustra la situazione del trasporto pubblico in città alla luce delle linee dettate dal nuovo DPCM e dal decreto del Ministero dei Trasporti

100 persone al massimo in Metro per ogni corsa, 40 in funicolare, 20 sui bus. E’ così che ripartiranno i trasporti pubblici a Napoli nella cosiddetta "Fase 2” dell’emergenza Coronavirus. E’ quanto illustrato dall’amministratore unico di Anm Nicola Pascale, alla luce delle novità introdotte dall’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Commissione comunale Qualità della Vita, presieduta da Francesco Vernetti.

Il DPCM del 26 aprile ed in particolare il decreto del Ministero dei Trasporti hanno dettato le linee sulle categorie che ripartiranno dal 4 maggio e su come il sistema dei trasporti pubblici si dovrà adeguare alle esigenze di sicurezza imposte dalla Fase 2. E’ quanto spiegato da Pascale, che ha evidenziato le significative limitazioni che verranno imposte alla circolazione su ferro e su gomma.

Resta il principio che occorrerà muoversi solo in caso di necessità, indossando mascherine e rispettando le distanze di sicurezza. Ma è inutile negare che i numeri consentiti sono esigui”, ha precisato l’amministratore unico di Anm.

A Napoli, ad esempio, un treno della Linea 1 della Metropolitana non potrà contenere più di 100 passeggeri a corsa a fronte degli 800 abituali; gli autobus potranno accogliere al massimo 20 persone, 40 le funicolari.

È evidente che con questi numeri la situazione del trasporto pubblico sarebbe molto impegnativa da gestire se la città ricominciasse a muoversi a pieno regime. È certamente prevedibile e comprensibile, tuttavia, che in una prima fase i cittadini che rientreranno al lavoro useranno mezzi privati, e per questo sarebbe opportuno anche ridiscutere il sistema delle tariffe sugli stalli a pagamento (strisce blu)”, ha spiegato Pascale.

L’amministratore unico di Anm ha sollevato anche un'altra problematica, quella delle risorse economiche: l’azienda, infatti, ha perso 5 milioni di euro di introiti al mese dall’inizio del lockdown, ed è inevitabile che questo problema dovrà essere affrontato su scala nazionale.

Nuovi treni e ripresa delle operazioni di collaudo

Nel corso del dibattito il consigliere comunale del Pd Aniello Esposito ha evidenziato che i numeri consentiti sono certamente problematici; c’è poi la necessità di disciplinare gli accessi lungo le varie fermate delle linee metropolitane, pensando anche a tutelare gli operatori, sia con adeguati DPI, sia predisponendo un’organizzazione che non li esponga alle possibili difficoltà che avranno a gestire l’utenza che non potrà avere accesso ai mezzi. “Una soluzione - ha concluso Esposito - potrebbe essere quella di potenziare i mezzi disponibili e cadenzare meglio gli intervalli tra le corse”.

Su questo aspetto Pascale ha chiarito che la fornitura di treni dalla Spagna e le necessarie operazioni di collaudo, riprenderanno non appena possibile, così come è stato già contrattualizzato l’acquisto di 63 autobus, ma naturalmente i tempi sono più lunghi e non si riesce certamente a far fronte all’emergenza attuale.

Le proposte alternative

Per Ciro Langella del gruppo Misto le limitazioni imposte dal DPCM per il trasporto pubblico di linea erano prevedibili in questa fase di rodaggio che anticipa il 18 maggio; vanno intanto approfonditi altri aspetti, come ad esempio il ruolo del trasporto pubblico non di linea, che potrebbe essere di supporto ai mezzi pubblici, con tariffe predeterminate e – necessariamente – un coraggioso piano traffico cittadino che agevoli la viabilità in questa Fase 2. “È impensabile - ha precisato Langella - l’ipotesi di utilizzare bus turistici per il trasporto di linea, come pure proposto in questi giorni”.

Per Sergio Colella di DemA andrebbero valutate misure di circolazione alternative, come le targhe alterne, che potrebbero alleggerire il traffico veicolare privato in città. Anche su questo aspetto Pascale ha precisato che la valutazione di una limitazione del traffico veicolare privato da fuori Comune va valutata attentamente e con prudenza, perché il rischio è quello di una paralisi totale in mancanza di un servizio pubblico di linea che garantisca la piena efficienza.

Di questi aspetti, ha concluso il presidente Vernetti, la Commissione tornerà a discuterne la prossima settimana con l’assessora alla Mobilità Alessandra Clemente e l’assessore ai Trasporti Enrico Panini.

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